6.10.16

La partita del tifoso: dopotutto domani è un altro giorno.





Stasera sono in.....to nero!!!

Mi sembra di riviere, in parte, lo scorso campionato, quando ad un certo punto, persi il conto dei punti che mancavano, a mio avviso, alla nostra classifica. Al momento, a parer mio, siamo almeno a quota 3/4. Purtroppo però sono anche cosciente che se i punti persi, da tanti iniziano ad essere troppi, allora vuol dire che qualcosa non va. E con la Casertana, Silvestri gioca alla palla avvelenata e si guarda bene dal rinviare il pallone e prendiamo gol. E con il Monopoli, Dicuonzo, come dissi l’altra volta, si arravoglia su se stesso e prendiamo gol. E con il Francavilla,Marruocco fa come se il fatto non fosse il suo e prendiamo gol. E la cosa che non se ne scende proprio è che abbiamo fatto un punto in tre partite casalinghe, praticamente senza che gli avversari facessero una sola azione degna di nota, un solo tiro in porta!

A fine gara, come al solito, mi sono fermato con altri tifosi fuori allo stadio e lì ho sentito cose allucinanti, tipo:

• “sul nostro gol c’è stata una papera del portiere, alla fine non è che abbiamo giocato granchè bene”. Come se noi fossimo legittimati a vincere solo dopo aver fatto trenta tiri in porta, preso quindici pali e fatto dieci gol. Come se anche noi, una volta ogni tanto (mica pretendo sempre), non potessimo vincere con un solo tiro fatto e magari con una papera del portiere avversario;

• “non capisco perché, ad un certo punto, ha tolto Cicerelli per mettere Della Corte e poi abbiamo preso gol proprio dal lato suo”. Non mi dilungo a commentare questa osservazione, non saprei cosa rispondere;

• “ad un certo punto, sull’1-0 doveva mettere Maiorano per rinforzare il centrocampo”. L’impressione mia è che anche quando eravamo in vantaggio, non abbiamo sofferto neanche un po’ ed il gol è venuto fuori da un episodio e dall’ennesimo nostro errore.

Il bello della diretta: vi scrivo da una postazione di fortuna, ricavata sul balcone di casa mia e mentre scrivo c’è “il vicino” che commenta con qualcun altro la partita di oggi. E ad un certo punto questo qualcun altro gli fa: “eh, che vuoi fare? Abbiamo passato un guaio con Marruocco” (traduzione letterale dal dialetto paganese). Purtroppo tocca proprio a lui, oggi, essere nell’occhio del ciclone e lo abbiamo visto (o meglio, sentito) tutti, a fine gara. Dai, Vincè, sei forte ed hai le spalle larghe, riscattati subito, già da domenica.

E come diceva quella megna di Rossella O’Hara, nella struggente scena finale di Via col vento: “dopotutto domani è un altro giorno…”.

Alberto Maria Cesarano - © Paganesemania