10.11.16

Chi al posto di Deli? Grassadonia sfoglia la margherita, ma la scelta è ardua.

Chi al posto di Francesco Deli? "Sarà stimolante anche da questo punto di vista preparare qualcosa in vista della gara col Foggia", aveva detto Gianluca Grassadonia subito dopo il match col Taranto, appena saputa l'indisponibilità del neo capitano azzurrostellato. Già perchè Deli nel 4-3-3 del tecnico della Paganese, dando per scontato che ormai il 3-5-2 (con tutte le sue versioni "particolari") potrà tornare utile solo a gara in corso e in determinate partite, è elemento imprescindibile. 

Gli azzurrostellati sono in crescita e il ritorno al modulo pensato sin dall'inizio e per il quale la squadra è stata costruita sembra la naturale conseguenza. Ma ora c'è la "tegola" Deli, assente domenica per squalifica, proprio contro il Foggia. L'anno scorso il fantasista romano, soprattutto all'andata, sfruttò a meraviglia gli ampi spazi che la compagine rossonera concede nel tentativo di voler sempre giocare la palla. 

In questi giorni magari Grassadonia non farà un vero e proprio casting come lo è stato all'Inter per la scelta dell'allenatore, ma senza dubbio sta guardando con attenzione a quella zona del campo. Proviamo anche noi a sfogliare la margherita, valutando tre possibili opzioni.

PARLATI o TAGLIAVACCHE - La soluzione "naturale" sarebbe quella di inserire al posto del numero 10 dellaPaganese un centrocampista di ruolo, quindi uno fra Parlati e Tagliavacche. Il primo è sicuramente favorito, in quanto è una mezz'ala, ha una spiccata propensione offensiva - come si vide anche nella gara di Matera nel secondo tempo - e domenica sera ha preso il posto proprio di Deli, anche se per pochi minuti, andando ad occupare quella zona del campo. Una casualità, anche perchè Grassadonia non sapeva ancora della squalifica del suo capitano, ma una soluzione da tenere in considerazione. Tagliavacche è un centrocampista, ma ha caratteristiche più da regista, tant'è che finora ha giocato nel centrocampo a due o accanto a Pestrin oppure al posto del mediano romano. L'altro centrocampista in rosa è Mauri, ma ad oggi non è ancora sceso in campo neppure per un minuto ed è improbabile che Grassadonia lo getti nella mischia proprio contro il Foggia.

CICERELLI (o HERRERA) - Anche l'anno scorso, fra l'altro pure contro il Foggia all'andata, Emmanuele Cicerelli, l'uomo in più di questa squadra, ha occupato per alcune gare la posizione di mezz'ala sinistra. InizialmenteGrassadonia propose il 4-3-1-2, con l'attaccante pugliese schierato a centrocampo, Deli alle spalle del duoCaccavallo-Cunzi. L'esperimento si è ripetuto anche quest'anno in occasione del derby con la Juve Stabia, conCicerelli che ha occupato la posizione di mezzo sinistro nel centrocampo a tre con Maiorano e Pestrin: non andò benissimo, con il classe '94 fortemente limitato. Herrera, invece, fu impiegato in quella zona del campo con costanza, nel suo primo anno a Pagani, da Stefano Cuoghi che lo vedeva più come centrocampista, tant'è che anche questa scelta gli costò l'esonero. Il panamense, però, cominciò a far vedere le sue qualità solo quando arrivòSottil e fu schierato nel tridente offensivo. Più probabile, dunque, la scelta di Cicerelli, in modo da "liberare" anche un posto in attacco per uno fra Zerbo e Celiento.

CAMBIO DI MODULO: IL 4-2-4? - Qualche settimana fa, parlando della compatibilità fra Iunco e Reginaldo,Grassadonia lanciò un segnale. Secondo il tecnico salernitano i due non possono giocare insieme in un tridente offensivo, mentre in coppia in attacco si sposerebbero alla perfezione. Lo si è visto a Catanzaro, nell'unica gara in cui sono stati schierati insieme, e per questo l'allenatore della Paganese spiegò che in futuro si poteva pensare anche ad una sorta di 4-2-4, con Iunco e Reginaldo al centro e due esterni (Cicerelli e Herrera?) in fascia. Ovviamente non è una soluzione che può nascere così da un momento all'altro e finora non è stata mai provata nè in gara nè in allenamento. E poi non ci sarà Iunco contro il Foggia, con il solo Caruso che potrebbe sostituire l'esperto attaccante ex Verona e Bari. Non da sottovalure l'ipotesi di un 4-2-3-1, con una batteria di trequartisti alle spalle diReginaldo. Ma il discorso è sempre lo stesso.

Danilo Sorrentino - © Paganesemania