(il Mattino)
15.11.16
Paganese, Marruocco perdonato e decisivo.
Semplice e scontato dire: croce e delizia. In effetti è così, prendere o lasciare. 101 presenze in azzurro, uno dei più longevi in graduatoria: Vincenzo Marruocco fa sempre parlare di sè, nella cattiva e nella buona sorte. E lo ha fatto anche domenica, contro il Foggia. Una “dormita” sul tiro non forte di Sarno complice forse, anche una deviazione, poi spettatore non pagante sino ad un quarto d’ora dalla fine quando, per un fallo di Pestrin in area di rigore, ha dovuto ipnotizzare l’attaccante foggiano Letizia, con uno scatto felino degno del miglior Handanovic per citare un altro para rigori. L’ex capitano, così come sottolineato anche dal tecnico Grassadonia a fine partita, dal “fattaccio” di Cosenza, è rientrato con il fucile puntato addosso e, non è certamente facile per un calciatore, tra l’altro, attaccato alla maglia come lui, sostenere oltre alla tensione della gara, la tensione che nulla gli possa essere più perdonato. In 13 partite di campionato ha già neutralizzato ben 3 rigori. A Tavares del Catanzaro sul 2-0 per la Paganese, gol che avrebbe permesso ai calabresi di riaprire la partita. Al tarantino Magnaghi, una settimana fa sull’1-0 per gli azzurrostellati evitando il pareggio e domenica scorsa, ipnotizzando letteralmente Letizia che aveva scelto il lato destro e l’angolo basso per strappare i tre punti al Torre. Nell’occasione si è anche fatto male alla spalla destra, subito massaggiata dal massofisioterapista Bisogno. Ma Vincenzo Marruocco è considerato un bomber: non segna ma vale quanto gli attaccanti perchè evita i gol. Tre rigori che significano 7 punti: la metà dei punti fatti dagli azzurrostellati in 13 gare. Un talismano secondo molti, un valore aggiunto.