13.12.16

A Lecce la sintesi del campionato: bella Paganese ma quanti errori.


La Paganese perde a Lecce una partita in cui ha prevalso nel gioco, nel possesso palla e nelle occasioni da rete, basti pensare che il portiere dei giallorossi, Gomis, è risultato senza dubbio il migliore in campo. La gara del Via del Mare rappresenta la sintesi di quello che è stato fin qui il campionato degli azzurrostellati, un campionato in cui la squadra di Grassadonia si è espressa su elevati livelli di gioco ma allo stesso momento ha evidenziato limiti individuali e caratteriali. Vedere la Paganese mettere alle corde quella che è probabilmente la squadra più forte del campionato, nel suo stadio, davanti ad oltre diecimila tifosi, aumenta ulteriormente la rabbia per quello che poteva essere e fin qui non è stato.

Gianluca Grassadonia conferma uomini e modulo (3-5-1-1) visti nelle ultime partite, con l'unica eccezione dell'inserimento del baby Parlati al posto dell'infortunato Maiorano. Il Lecce di Pasquale Padalino risponde con un 4-3-3 interpretato da calciatori di grandi qualità ed esperienza. Il tecnico ex Matera e Foggia schiera "superman" Gomis tra i pali, davanti a lui Ciancio, Cosenza, Giosa e Contessa, a centrocampo Fiordilino dirige il reparto con l'aiuto di Mancosu e Tsonev, in avanti gli ex Lepore e Caturano formano il tridente insieme a Doumbia. Nonostante una tale potenza di fuoco la Paganese non si lascia intimidire e gioca una partita coraggiosa e propositiva. I ragazzi del patron Trapani cercano di imporre il proprio gioco fin da subito, esercitando un pressing molto offensivo che sorprende il quotato avversario. Il Lecce infatti viene spesso costretto nella propria metà campo, assumendo una fisionomia molto più vicina ad un 4-5-1 che ad un 4-3-3. Belle le manovre degli azzurrostellati che alternano giocate in verticale alla ricerca di Deli ed Herrera alle spalle del centrocampo giallorosso, a giocate in orizzontale per scatenare Della Corte e soprattutto Cicerelli sulle fasce. La prima grande occasione infatti capita a Reginaldo che, liberato da una "spizzata" di Herrera supera Gomis, ma il suo tiro che sembrava diretto in rete viene salvato sulla linea da un prodigioso intervento di Cosenza. Il Lecce, scampato il pericolo, passa in vantaggio con una conclusione dalla distanza di Lepore che sorprende il giovane Chiriac. Dopo pochi minuti arriva anche il raddoppio dei salentini con la rete di Caturano innescato però da una ingenuità di Parlati che perde una "sanguinosa" palla in uscita; anche in questa occasione Chiriac non è stato esemplare. A quel punto la partita sembrava finita ma la Paganese ha continuato a macinare gioco e creare occasioni e dopo aver accorciato le distanze con una super punizione calciata da Reginaldo (il migliore), si fa ancora segnare da Lepore per l'ennesima ingenuità questa volta commessa da Camilleri. Il possente difensore azzurro si lascia spostare da Caturano, il quale fa leva col suo corpo e permette al numero 10 giallorosso di inserirsi e siglare il definitivo 3-1. La Paganesesubisce così l'ottava sconfitta stagionale sciorinando un ottimo calcio ma senza produrre niente di concreto per troppi, tanti errori individuali.

Alfonso Tortora - © Paganesemania