21.3.17

Il moviolone - Gara maschia ma Zufferli è lucido e freddo: promosso.


Partita maschia quella vista ieri al Marcello Torre tra Paganese e Catania, dove è prevalsa, come riconosciuto anche dagli ultras della gradinata agli stessi calciatori a fine match, una squadra con gli attributi, capace di avere la meglio di un avversario blasonato e sicuramente più dotato sotto l'aspetto tecnico. Lascia ancora una volta una buona impressione il direttore di gara Luca Zufferli di Udine, al suo primo anno tra i professionisti, coadiuvato daAristide Rabotti di Roma 2 e Michele Dell'Università di Aprilia.
Dopo Fondi, Zufferli si riconferma un direttore di gara lucido e freddo (sarà per la sua provenienza geografica), impassibile dinanzi ai mugugni dei calciatori e del pubblico che, a più riprese, non hanno condiviso le sue decisioni. Tanti calci, come dicevo in apertura, tanti potenziali falli non fischiati, ma il direttore di gara ha mostrato coerenza ed uniformità di giudizio per tutta la durata del match. Un arbitro potremmo dire all'inglese che a me, onestamente, non è dispiaciuto. Una partita in cui in molti sarebbero potuti finire sul taccuino dei cattivi ma alla fine rimediano l'ammonizione i soli Firenze (per aver tolto la maglietta dopo il gol), Russotto (per aver allontanato il pallone per proteste) e Scoppa (per aver letteralmente placcato Cicerelli). Graziati sia Biagianti, che commette il più classico dei falli tattici su Herrera lanciato a rete, che Alcibiade che entra in maniera scomposta su Russotto alla mezz'ora della ripresa. Corretta anche la valutazione al minuto 62, quando Pozzebon, complice un liscio di Carillo, si ritrova a tu per tu con Liverani: la posizione dell'ariete etneo è regolare; per fortuna ci ha pensato un prodigioso Liverani, vero punto di forza in questo girone di ritorno.
Mi si consenta un off topic. Dopo le vicissitudini di gennaio, nemmeno il più ottimista avrebbe creduto ad unaPaganese, di fatti, già salva e in piena lotta playoff. Il merito va certamente a chi ha costruito questa squadra, individuando dei giovani di valore provenienti da società della massima categoria (vedi Carillo, Tascone, De Santis). La speranza è che l'anno prossimo si riparta da questi dirigenti ed operatori di mercato, capaci in questa sessione di trovare il giusto equilibrio tra le forze economiche a disposizione e i requisiti tecnici necessari per affrontare un campionato difficile come quello di Lega Pro.

Daniele Ferrara - © Paganesemania