La Paganese non ci sta ed è già pronta a presentare il ricorso contro il punto di penalizzazione inflittogli dal Tribunale Federale Nazionale nell'ambito dell'inchiesta Dirty Soccer. Gli azzurrostellati sono stati puniti per responsabilità oggettiva, in riferimento alla posizione dell'ex direttore generale Cosimo D'Eboli, condannato a 3 anni e 6 mesi di inibizione più un'ammenda di 60mila euro. Nel dispositivo del TFN si evince l'estraneità della Paganese, sanzionato con il punto di penalizzazione in relazione al rapporto intercorrente con D'Eboli. La stessa società, in una nota, specifica che lo stesso tribunale ha riconosciuto "la totale estraneità della Paganese Calcio 1926" e che la sanzione deriva "dal concetto di responsabilità oggettiva che lega visceralmente le società ad i propri tesserati". Il comunicato emanato nel primo pomeriggio dal club di via Filettine si conclude con l'annuncio del ricorso "avverso la pena inflitta in primo grado, con l’augurio che l’ex tesserato Cosimo D’Eboli possa essere prosciolto dalle accuse confermate in primo grado davanti al Tribunale Federale Nazionale".