Gianluca Grassadonia fa incetta di complimenti anche a Taranto. Gli dicono che forse è il migliore della categoria, che è il vero artefice di questa risalita della Paganese, ma lui mantiene il solito aplomb e si definisce solo una"componente di un buon mix". "Il segreto è avere una società che non ci ha fatto mai mancare nulla e che ha saputo aspettare anche nei momenti difficili. A settembre siamo partiti tardi ma i direttori Ferrigno e Bocchetti sono stati bravi a costruire una buona squadra, a gennaio abbiamo fatto una vera e propria rivoluzione con venti operazioni di mercato fra entrata ed uscita. Noi abbiamo lavorato tanto per far crescere questi giovani, ma il merito è di un gruppo di giocatori che ci segue e di uno staff che lavora e completa l'opera". Anche il successo di Taranto, per nulla casuale, Grassadonia lo condivide con i suoi ragazzi. "Venivamo da un buon momento, ma nutrivamo profondo rispetto per il Taranto. Era una gara importante per entrambe, l'episodio stavolta ha girato a nostro favore e siamo stati bravi a sfruttarlo. Dopo l'1-0 la squadra ha preso coraggio e ha portato a casa una vittoria importante, che ci dà morale e che ci proietta certamente verso i playoff. Questa è la vittoria del gruppo, abbiamo giocato appena tre giorni fa e ho dato fondo a tutto l'organico a disposizione, facendolo ruotare. Reginaldo e Della Corte non erano al top, abbiamo fatto respirare chi ne aveva bisogno e chi è sceso in campo ha dato il massimo. Bollino fuori? Non ha giocato per turnover, finora aveva giocato sempre tranne a Foggia dove è subentrato, aveva bisogno di rifiatare anche perchè giochiamo domenica a Siracusa. E' rimasto fuori anche Carillo, chi è entrato ha sfruttato l'occasione".
Un unico neo c'è stato, ossia quello di aver rischiato, sul 2-0, di far rientrare in partita il Taranto. "Lì mi sono molto arrabbiato - sottolinea Grassadonia - perchè dovevamo fare cose diverse, magari palleggiare di più come al primo tempo, ma c'erano ragazzi che non ne avevano più nelle gambe. Il Taranto ha avuto una reazione e qualche occasione per riaprirla, ha cercato in ogni modo di rientrare in partita, ha lottato nelle difficoltà, purtroppo per loro non è un momento semplice. Quando perdi al 92' come domenica scorsa è dura, ma è una squadra che anche in dieci ha cercato di fare qualcosa per rientrare in partita. C'era rigore per il Taranto? Ero distante e sinceramente non ho neppure chiesto negli spogliatoi".
Ora che la Paganese ha un piede nei playoff - se non qualcosa in più - è lecito lottare per il miglior piazzamento che garantirebbe un vantaggio nel primo turno. "La classifica non l'ho guardata, in questo momento non contano calcoli ma bisogna pedalare forte per scalare posizioni. Dalla gara col Fondi in poi ci siamo detti di difendere questa posizione e migliorarla, dopo queste tre partite vedremo dove saremo".
Danilo Sorrentino
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