18.5.17

La partita del tifoso - Si ferma il sogno, no la storia!



“Si ferma il sogno. No la storia”. Ero di ritorno da Cosenza, in pullman. Era una lunga notte di viaggio ed ero alla disperata ricerca di qualcosa o qualcuno che sollevasse un po’ il mio morale, francamente a livelli bassissimi. Inutile chiedere agli altri passeggeri del torpedone: tutti dormivano e chi era sveglio stava messo pure peggio di me. Al mio fianco, “'o cumpariell” faceva finta di niente, come se il fatto non fosse suo e smanettava al cellulare ma si vedeva che in corpo “teneva la botta”. Poco più dietro, “il peccato originale” aveva un’espressione che era tutta un programma e, quando i nostri sguardi s’incrociavano, mi guardava come per dire “Eh, c’amma fa…”. Un paio di file più avanti, invece, il “grosso ma buono” provava a recuperare un po’ di ore di sonno e a riposare, dopo un’intera settimana trascorsa a riempire il pullman per la trasferta, quasi andando a prendere la gente fin dentro casa. Insomma, quando iniziavo a perdere la speranza, ecco il post su Facebook, direttamente dalla pagina ufficiale dellaPaganese. È vero: “Si ferma il sogno. No la storia”. Avremmo preferito svegliarci da questo sogno più tardi possibile, anzi, non svegliarci per niente e continuare, fino a un risveglio meraviglioso. Invece ci è andata male. Continua la storia però, quella di una squadra amata e osannata dai 200 presenti in curva, l’altra sera. Stupendo, alla fine, lo spontaneo applauso partito dallo spicchio di curva, verso i nostri ragazzi; c’erano orgoglio, gratitudine e attaccamento. È stato un momento bellissimo.

Sono dispiaciuto, certo, ma deluso no, affatto. Anche domenica sera la squadra ha dimostrato di sapere esattamente cosa fare, i calciatori erano i membri di un’orchestra affiatata e magistralmente guidata da un eccellente direttore d’orchestra. Certo, è mancato il gol, forse qualcuno dei migliori è mancato nel momento decisivo ma fare nomi, ora, sarebbe ingeneroso e, in ogni caso, non toglierebbe meriti ai ragazzi, in grado di smentire tutti e regalarci partite esaltanti e un traguardo prestigioso. Ci vorrebbero decine di pagine per i ringraziamenti di rito e non voglio tediarvi con uno scritto prolisso. I soliti noti li conosciamo bene tutti: il mister e il suo staff; i ragazzi e gli irriducibili che hanno sfidato orario, pronostico e presunta pericolosità della trasferta e gli amici di sempre. Faccio prima se ringrazio, per tutti, il vero artefice di questo capolavoro, il più paganese tra i paganesi, il più tifoso tra i tifosi:Raffaele Trapani! Presidente, il solco è tracciato, continuiamo così e proviamo a migliorarci ancora, fino a raggiungere quell’obiettivo che proprio quest’annata ha dimostrato di non dover restare un bellissimo sogno e niente più.

Per questa stagione, la rubrica “La partita del tifoso” chiude, fosse solo perché, purtroppo, non ci sono più partite. Magari tra qualche settimana, a mercato già in fermento, proverò a dirvi come la penso su acquisti, cessioni e trattative. Riprenderemo così a fantasticare sulla prossima stagione e sui traguardi da raggiungere. Consentitemi, a questo punto, di fare gli ultimi personali ringraziamenti. Questi vanno agli amici di PaganeseMania, per l’opportunità concessami di creare un filo diretto con tutti quanti voi. Grazie, in particolar modo, per il servizio che ci rendete e la possibilità di essere aggiornati, ora per ora, sulle sorti della nostra amata squadra del cuore. Grazie per la vostra professionalità, per nulla offuscata dalla grande passione che vi contraddistingue. L’ultimo grazie (stavolta è veramente l’ultimo): a chi ha dovuto sopportare, per un intero anno calcistico, i miei altalenanti umori, tipici del tifoso di calcio; a chi con rassegnazione e pazienza si è vista parte della settimana organizzata in funzione di una partita di pallone, in funzione di una passione.
A presto.

Alberto Maria Cesarano
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