17.5.17

Paganese, tra ringraziamenti e progetti.

Due striscioni di ringraziamento, apposti dagli ultras assenti a Cosenza, hanno accolto la Paganese rientrata nella notte tra domenica e lunedì dalla sfortunata trasferta ai piedi della Sila costata l’eliminazione dai playoff. Il 2-0 inflitto dai rossoblu di De Angelis agli azzurrostellati ha spezzato il sogno di un’intera città, che pregustava ben altro cammino nella post season, ma non ha incrinato un connubio perfetto creatosi nel corso della stagione tra i ragazzi di Gianluca Grassadonia e lo zoccolo duro della tifoseria liguorina. Quando il pullman ha imboccato il viale d’accesso del Marcello Torre, dove i calciatori sono arrivati per recuperare le rispettive autovetture, un significativo grazie ragazzi issato sulla porta carraia dell’impianto ha soltanto in parte mitigato l’amarezza di Pestrin e compagni puniti oltre misura nella sfida di domenica sera. L’eliminazione al primo turno degli spareggi promozione non cancella però un’annata straordinaria per il club del patron Raffaele Trapani. Dall’incubo della scomparsa dello scorso mese di luglio si è passati alla rinascita certificata dal Tar del Lazio che accolse le ragioni del sodalizio di via Filettine alla fine di agosto. Da quel momento un’altalena di emozioni tra la corsa sfrenata per allestire in poco più di due settimane un organico competitivo alla necessità di riscostruirlo a gennaio per esigenze di bilancio. L’addio di calciatori esperti e l’ingaggio di una nidiata di giovanotti terribili, miscelati al gran lavoro tattico e psicologico di Grassadonia e del suo staff, ha portato poi alla conquista meritata dei playoff con un ruolino di marcia incredibile. Seppur la stagione sia terminata domenica sera con il ko di Cosenza e con il rompete le righe atteso a stretto giro, in città già si pensa al futuro della Paganese. Ogni passo resta ancorato alle decisioni di Grassadonia il cui addio al club sembra scontato. Nel post gara del San Vito-Marulla lo stesso allenatore ha parlato di un ciclo finito dopo quattro anni. Un’affermazione che non lascia spazio ad alcuna interpretazione e che conferma che le strade del trainer salernitano e della società di via Filettine siano vicine alla separazione.

da www.resportweb.it