15.5.17

Top & Flop di Cosenza-Paganese.

Termina 2-0 la gara valida per la prima fase dei play-off tra Cosenza e Paganese. Un risultato - frutto della doppietta di Mungo - che premia i Lupi calabresi, qualificatisi così alla seconda fase dove incontreranno il Matera. Nella prima frazione si segnalano solo due azioni degne di nota: un tiro di Mungo terminato sul palo per i padroni di casa e per gli ospiti un diagonale di Alcibiade che va a sfiorare il palo. Nella ripresa, invece, sale in cattedra il folletto rossoblù e prima su assist di Mendicino, poi su invito di Corti mette il suo sigillo sulla qualificazione dei calabresi. Gli azzurrostellati perdono la testa e chiudono in inferiorità numerica a causa della testata di Mauri al solito Mungo. Ecco quindi i top e flop dell'incontro:

TOP:

Domenico Mungo (Cosenza)
: è la sua serata, anche se nel primo tempo ancora non se ne ha vera contezza visto un suo tiro - dopo aver saltato De Santis - va a sbattere sul legno a Liverani battuto. Gli avversari per contenerlo devono usare anche le cattive, tanto che Carillo finisce sul taccuino dell'arbitro per un fallo da tergo su di lui (e nella ripresa peggio succede a Mauri). Al rientro in campo - dopo essersi scrollato di dosso la paura derivata da un'azione insistita azzurrostellata che per tre volte manca la via del gol anche grazie ad uno strepitoso Perina - dà dimostrazione della legge non scritta del calcio: "gol sbagliato, gol subìto". Ed è così che sul ribaltamento di fronte, in coppia con Mendicino, porta scompiglio fino al sinistro vincente sotto la traversa. Poco dopo delizia gli occhi dei suoi tifosi recuperando una sfera da terra, stoppandola, girandosi ma trovando la pronta reazione di Liverani sulla sua conclusione. Ma è solo il prodromo della doppietta, con un piattone di destro a far secco Liverani su assist di Corsi. Come detto, di lì a poco, Mauri vedendosela andar via, non trova di meglio che tirargli una testata e lasciare i suoi in inferiorità numerica. De Angelis gli concede infine la passerella finale sostituendolo con Criaco APPLAUSI MERITATISSIMI

L'approccio al match della Paganese: mente i Lupi calabresi sembrano farsi assalire dalla tensione, gli azzurrostellati hanno un approccio alla gara totalmente più libero mentalmente: danno ritmo e gioco all’incontro, anche se il loro predominio appare sterile. Osano e si affidano alla velocità di Bollino e Firenze, ma anche all'inventiva di Reginaldo. Ci provano e continuano a comandare il gioco per larghi tratti della prima frazione, liberando spazi che portano all'azione più pericolosa: un diagonale di Alcibiade - da posizione defilata - che sfiora il palo NON BASTA!

FLOP:

La paura palpabile in avvio di match del Cosenza:
a fare da contraltare al buon approccio azzurrostellato c'è sicuramente il timore con cui sono partiti i Lupi calabresi. Pur consci di avere dalla loro la forza del "San Vito-Gigi Marulla" (incessante il tifo sugli spalti) e la possibilità di giocare per due risultati su tre, patiscono il buon avvio degli ospiti, sembrando paurosi, impreparati e bloccati. Una tensione che avrebbe potuto giocare brutti scherzi IN APPRENSIONE

Juan Alberto Mauri (Paganese): già sotto di due reti, con la sua squadra che quindi per sognare di proseguire il proprio cammino play-off dovrebbe segnarne almeno tre, l'argentino perde la testa e sotto gli occhi dell'arbitro si rende protagonista di un fallo da reazione violento su Mungo: una testata che gli costa il rosso e probabilmente anche un lungo stop da parte del giudice sportivo SCONSIDERATO

Nota a margine: in questa sede vorremmo poi punire anche il nervosismo eccessivo con cui si è conclusa la prima frazione di gara: un battibecco tra De Angelis e Grassadonia dovuto al fatto che la Paganese non aveva fermato il gioco mentre c'era un uomo del Cosenza a terra, con Liverani - pur conscio del problema dell'avversario - che aveva rinviato il pallone facendo ripartire i suoi. Nel frangente l'allenatore rossoblù si era rivolto al collega azzurrostellato per chiedere il rispetto del fair play che poco prima era stato messo in atto dai suoi per portare soccorso a Firenze (che si era poi prontamente rialzato senza problemi). Ma il tecnico campano, al posto di stemperare gli animi già caldi, invitava il collega al silenzio con l’indice sulle labbra, scatenando un ulteriore battibecco tra panchine, sedato da arbitro e collaboratori nel rientro negli spogliatoi SCINTILLE EVITABILI

da www.tuttolegapro.com