29.9.17

Cambia tutto nel calcio. Anche la Paganese a Matera?

di Nino Ruggiero

Gli anticipi di Serie C una volta si giocavano di sabato e di sera per consentire la trasmissione della gara sul canali di Raisatellite, diventata nel tempo RaiSport. Oggi si giocano addirittura di venerdì, per esigenze puramente commerciali perché nel frattempo nell’agone televisivo è intervenuto anche Sportitalia che propone nel suo palinsesto appunto incontri di Serie C nella serata del venerdì.

Cambia tutto nel calcio, nel volgere di pochi anni, anche nel linguaggio giornalistico che non è più lo stesso. Negli anni Cinquanta quello che oggi viene etichettato come difensore centrale era prima definito centrosostegno per poi cambiare ancora nome quando Viani o Valese – il dilemma non è stato mai completamente sciolto – inventarono l’uomo in più in difesa che fu definito libero: da quel momento quello che era centrosostegno diventava stopper. Quelli che oggi sono difensori laterali arretrati di fascia si chiamavano terzini; e se uno dei due si spingeva di tanto in tanto in avanti veniva definito terzino fluidificante. Quelli che hanno conservato il loro ruolo sono solo i portieri, i centrocampisti e i centravanti, perché anche quelli che una volta erano definiti ali, giocando a destra e a sinistra, oggi vengono etichettati come attaccanti esterni.

Cambia tutto nella vita nel corso del tempo e forse cambia volto anche la Paganese, impegnata stasera a Matera, dal punto di vista tattico. Intendiamoci, Massimiliano Favo ha una sua idea di gioco ma deve anche mettere in conto le caratteristiche tecniche degli elementi a sua disposizione; non solo, ma deve anche guardare con attenzione alle condizioni fisico-atletiche di alcuni calciatori che ancora non hanno raggiunto una condizione accettabile.

Ricapitoliamo: i problemi per l’allenatore azzurrostellato sono rappresentati da una difesa che incassa troppi gol, anche assurdi; dalle incerte condizioni fisiche di Carcione, che dovrebbe essere l’uomo faro della squadra; infine dalla forma ancora tutta da ritrovare di Regolanti al centro dell’attacco. Allora Favo ha due soluzioni: o gioca con la difesa a tre schierando contemporaneamente Meroni, Piana e Carini con Picone a destra e Della Corte a sinistra nella doppia veste di difensori e propositori sulla fascia di competenza oppure gioca con la classica difesa a quattro scegliendo due elementi per formare la coppia centrale fra Meroni, Piana e Carini. Nella prima ipotesi, verosimilmente, bisognerà rinunciare all’attacco a tre per passare a quello a due formato da Cesaretti e Talamo. Nel secondo caso bisognerà scegliere fra Regolanti o Negro come centravanti. Una scelta non facile tenendo conto della forza del Matera che si presenta come squadra agguerrita e che difficilmente concede spazi agli avversari specie quando si trova giocare fra le mura amiche.

A dire il vero la notizia della ritrovata efficienza fisica di Carcione autorizza a sperare in una prova positiva degli azzurrostellati, che potranno contare sulla grossa esperienza e sull’innato senso tattico del calciatore. Poche sono le certezze su cui la Paganese ha basato le sue forze e i suoi programmi: Carcione, indubitabilmente, è fra queste.

Nino Ruggiero
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