3.3.18

Francavilla-Paganese 0-0: inizia bene l’era De Sanzo.


Nella foto, tratta da Eleven Sports, il gol mancato da Cernigoi al 43 del primo tempo

di Nino Ruggiero

Inizia bene l’era De Sanzo, forse non benissimo ma un punto in trasferta è pur sempre un punto che fa classifica, specie in considerazione che oramai l’unico traguardo possibile è il raggiungimento della salvezza; con o senza la disputa dei play-out lo vedremo nelle prossime gare.

A Brindisi, terreno di gioco utilizzato per le partite interne dal Francavailla, la Paganese ha giocato soprattutto una gara maschia, rispecchiando in questo il carattere sanguigno del suo nuovo allenatore. Nessuno si aspettava miracoli da un gruppo che fatica molto a farsi valere soprattutto quando si tratta di impostare il gioco, ma questo era stato già messo in preventivo: nel calcio le bacchette magiche non esistono. Ci voleva una prova di carattere, e c’è stata; è già molto. Chiaro però che i pareggi, anche in serie, non basteranno per salvarsi e forse è in casa – forti anche di una ritrovata vena agonistica – che dovranno essere conquistati i punti pesanti che arrivano solo con le vittorie.
A Brindisi, De Sanzo ha presentato una squadra diversa da quella delle ultime settimane. Largo a Ngamba (forse il migliore in campo) sulla fascia destra della difesa e reinserimento di Della Corte sulla fascia sinistra. Rientro in formazione anche di Carini, un elemento che quest’anno per motivi vari si è visto poco ma che di certo a Brindisi ha assicurato alla difesa maggiore mestiere; quello che ci vuole per una squadra che non deve andare troppo per il sottile se vuole raggiungere il traguardo della salvezza.

La novità vera e propria però è rappresentata dall’innesto in formazione del neo arrivato Nacci, probabilmente perché De Sanzo ha ritenuto che lo stesso potesse assicurare maggiore filtro a centrocampo. Il calciatore ha disputato la sua onesta partita; non si è visto molto ma sicuramente il suo apporto si è fatto sentire perché – come giocatore di quantità – ha assicurato alla squadra maggiore protezione nella fase difensiva.

La partita, da annoverare fra quelle più brutte viste fino a questo momento, poteva avere una svolta allo scadere del primo tempo quando Cernigoi è riuscito ad eludere con un movimento felino la guardia del suo angelo custode, si è portato il pallone sul sinistro in area ma ha poi allargato troppo la traiettoria del tiro e il suo diagonale rasoterra è terminato abbondantemente sulla sinistra del portiere pugliese. Si può dire che questa sia stata l’occasione più ghiotta capitata alla Paganese in tutta la gara; ma è bene aggiungere anche che Cernigoi ha fatto in pratica tutto da solo: si è conquistato un pallone con una giocata d’astuzia per poi ciccare in zona gol. Sono cose che possono capitare; l’importante è che l’attaccante abbia confermato le sue buone qualità che saranno sicuramente preziose nel finale di campionato.

Bisogna anche dire che gli avversari non sono stati più pericolosi della Paganese in zona gol e Galli, ottima la sua prova, ha dovuto solo temere per un tiro di Partipilo scoccato a sorpresa che ha terminato la sua corsa sulla parte alta della traversa.

Per il resto si è vissuto un pomeriggio abbastanza tranquillo anche se i pochi spettatori, ivi compreso il solito manipolo di tifosi paganesi, hanno avuto poche occasioni per entusiasmarsi; ma si sa, il fine giustifica sempre i mezzi quando ci sono in ballo importanti traguardi da raggiungere. E la Paganese è andata soprattutto sul pratico. Chissà che non possa trionfare – nelle partite a seguire – la massima del “meno spettacolo, più punti”.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com