7.5.18

I numeri della Serie C: il riassunto di una stagione unica. Fra penalizzazioni, promozioni, fallimenti e polemiche va in archivio un altro anno. In attesa degli ultimi verdetti.

La Serie C è un universo a parte. Una realtà dove anche il finale di stagione, non è in grado di decretare tutti i verdetti che ci si attende dal campionato. E così, in attesa che i playoff facciano emergere il nome dell’ultima squadra promossa in Serie B e in attesa che i playout, invece, dimostrino quali formazioni meritino di rimanere nella terza serie del calcio italiano, diventa decisamente più complicato trovare una chiave di lettura da attribuire al termine di quella che nel basket si chiama “regular season”. I numeri, però, come spesso accade ci vengono in supporto. Ecco quelli più importanti della Serie C 2017/2018

74 - E’ questa la somma dei punti di penalizzazione che la Giustizia Sportiva ha comminato alle dieci società (Akragas, Arezzo, FidelisAndria, Gavorrano, Matera, Mestre, Piacenza, Santarcangelo, Siracusa e Vicenza) sanzionate per inadempienze nel corso di tutto il campionato. Un record che contiene al suo interno sia un aspetto negativo, come i 19 punti che il Matera ha incassato da solo (più di ogni altro club nella storia della terza serie), che uno positivo ovvero quello di aver condensato le sanzioni sulla stagione in corso entro i limiti della stessa, evitando d’intaccare la prossima.

56 - Sono le squadre che sono arrivate al termine di un campionato che era iniziato con una partecipante in più: il Modena. Un dramma sportivo, quello degli emiliani, che ha attirato ancora di più, se mai ce ne fosse stato bisogno, l’attenzione sulle problematiche economiche di una serie che per statuto si profila con 60 partecipanti, ma che ha probabilmente la forza di reggerne solo 40. Cosa accadrà il prossimo anno? Si ripartirà a pieno organico, ma solo grazie all’ingresso delle seconde squadre create dalle big della Serie A. Una novità ancora tutta da valutare, ma che rischia, nonostante gli indubbi aspetti positivi, di snaturare l’essenza stessa della Serie C.

28 - Sono le squadre ancora in corsa per la promozione in Serie B. Un numero esageratamente alto, figlio della volontà della Lega Pro di dare un obiettivo fino alla fine della stagione a più società possibili, ma che poi finisce per sminuire il valore stesso del campionato, rimandando le gare più belle, decisive e combattute al post-season.

25 - Sono le società che hanno mantenuto lo stesso allenatore per tutta la stagione. Una cifra che cozza in maniera evidente con i 35 esoneri e i cinque allenatori dimissionari che si sono registrati fino alle ultime giornate di campionato. Una tendenza, quella al cambio di tecnico, che non fa differenze fra grandi e piccole realtà, fra zona playoff e playout, fra nord e sud. Ogni anno si spera che questa “moda tutta italiana”, come spesso viene definita, non trovi campo, ma la realtà è sempre un’altra. Probabilmente dovremo solo accettarla come parte del nostro modo di vedere il calcio.

19 - Sono i gol con i quali Daniele Vantaggiato e Simone Guerra, rispettivamente bomber di Livorno e Feralpisalò, si sono laureati capocannonieri della Serie C. Un pareggio che però al suo interno propone due prospetti molto diversi di attaccante. Il centravanti del Livorno è il classico bomber d’area di rigore, mestierante dalle mille battaglie che ha scelto di rimanere in amaranto per riportare la società di Aldo Spinelli dove merita di stare, in Serie B. Guerra dei Leoni del Garda è invece all’exploit della carriera. Alla sesta stagione consecutiva in Serie C si è dimostrato trascinatore della propria squadra e candidato, sulla via del calciomercato, alla prossima stagione in cadetteria.

8+1 - Le new entry in Serie C. Approdano al professionismo Albissola, Gozzano, Potenza, Pro Patria, Rieti, Rimini, Virtus Vecomp Verona e Vis Pesaro: alcuni volti noti che finalmente tornano nel calcio che conta e altri invece alla prima esperienza. Per tutte un grande in bocca al lupo in attesa dell’ultima promossa che uscirà dallo spareggio fra Vibonese e Troina.

6 - Con una Serie C a 60 squadre i regolamenti prevedrebbero una retrocessione diretta in Serie D e due playout per ogni girone. Iniziando già con tre squadre in meno la Lega Pro ha optato per la disputa dei playout e la cencellazione della retrocessione diretta, a meno che non si verifichi un distacco superiori agli otto punti fra l’ultima e la quartultima. Eventualità, questa, che si è puntualmente verificata, sia nel Girone A che nel Girone C, riducendo i playout ad uno solo per raggruppamento . Uno scenario che poi si è concretizzato anche nel restante girone, il B, a causa del fallimento del Modena. Gavorrano-Cuneo, Teramo-Vicenza e Paganese-Racing Fondi saranno dunque i duelli che decideranno gli ultimi verdetti nelle zone basse della classifica. Un plauso speciale merita il piccolo Gavorrano di Giancarlo Favarin. Dato per spacciato da molti prima ancora del fischio d’inizio della stagione ha continuato a lottare, convinto di potercela fare. E’ ancora lì. E non sembra voler mollare.

3 - Lecce, Livorno e Padova salutano la Serie C e se ne tornano in Serie B dopo stagioni complicate ricche, per tutte e tre, di delusioni. I Salentini, in particolare, hanno dovuto attendere ben sei stagioni per tornare in cadetteria e riassaporare l’aria del grande calcio. Amaranto e biancoscudati hanno atteso meno (rispettivamente due e quattro anni), ma la voglia di emergere era esattamente la stessa. Adesso toccherà alle società dimostrare che la Serie B, dopo averla conquistata, la vogliono anche vivere da protagonisti. In bocca al lupo.

2 - Anche se hanno terminato la stagione come se nulla fosse Arezzo e Vicenza sono passate dal fallimento. Una situazione paradossale e complicatissima da affrontare per una società che dovrebbe incentrare gran parte del proprio lavoro sul calcio giocato. Non senza polemiche i Tribunali delle due città hanno concesso l’esercizio provvisorio, evitando il ripetersi di un nuovo caso Modena. Per gli amaranto il finale di stagione ha portato, oltre alla salvezza, anche una nuova proprietà e l’augurio che lo stesso accada in tempi brevi anche ai biancorossi. Per non rischiare che una piazza storica viva momenti drammatici come quelli che altre grandi del nostro calcio hanno vissuto in passato.

1 - E’ il numero di squadre che manca per completare il gruppo di promosse in Serie B. Come detto Lecce, Livorno e Padova hanno già staccato il pass, mentre altre 28 società si daranno battaglia fino al prossimo 16 giugno quando all’’Adriatico’ di Pescara andrà in scena la finalissima dei playoff. Visto il numero così ampio di partecipanti è difficile, anzi difficilissimo, ipotizzare una reale favorita per la vittoria finale. Sono troppe le discriminanti che possono influire per poter essere credibili. Allora forse è meglio lasciare alla sorte il compito di decidere e riservarci invece il ruolo di talent scout, in grado di identificare qualche possibile rivelazione. Siete pronti? Eccoci. Monza, AlbinoLeffe e il tandem Casertana-Cosenza. Quattro squadre che possono dar noia. Molta noia. Per il resto, come al solito, parola al campo.

da www.tuttoc.com