6.11.18

La Paganese vista da Nocera - Il silenzio degli innocenti.

Oggi non so da dove cominciare! Sono dispiaciuto ed amareggiato per questa situazione, come tutti i tifosi della Paganese che al momento non vedono soluzioni all'orizzonte. Eppure ero convinto, dopo i barlumi di speranza emersi a Bisceglie, di poter assistere ad una prestazione gagliarda di Scarpa e compagni, anzi ero speranzoso addirittura in una vittoria. Niente di tutto questo, anzi un'involuzione parziale nel primo tempo, totale nella ripresa, dove il portiere avversario è stato spettatore non pagante. Ma, secondo me, questa volta il peggio è avvenuto al termine della gara quando ho assistito - è una sensazione personale - ad uno spettacolo ancora più preoccupante, che ha visto protagonisti il tecnico e la società. Ormai siamo giunti ad un punto di non ritorno, almeno per quello a cui ho assistito insieme ai miei colleghi. Tutti avranno notato la partenza a razzo, al termine del triplice fischio, del presidente Trapani che ha lasciato lo stadio in auto senza il suo solito stazionamento negli spogliatoi. Un presidente che continua a far mancare la sua voce, fondamentale, in un momento delicato come questo, cosa sottolineata anche dal tecnico in conferenza stampa. Penso che una società, dopo un filotto negativo del genere, abbia il dovere morale verso la piazza ed i giornalisti (ma anche verso la squadra se non l'ha fatto privatamente) di esternare il propio pensiero. Come è già successo nello scorso campionato, quando la squadra non vinceva, la società s'è chiusa a riccio facendo emergere tutta l'impotenza all'esterno, dando adito a voci incontrollate e fuori controllo. Ormai il silenzio degli innocenti fa più male delle parole del colpevole. Nel tempo della comunicazione la Paganese è totalmente assente, a livello societario: per fortuna - e la ringrazio - non c'è stata una chiusura con i calciatori, anche se nel dopo partita sarebbe opportuno ascoltare anche la loro voce come lo stesso Fusco ha ancora ribadito ieri.

L'altro argomento caldo della giornata è stata la calda e lunga, più del dovuto e per questo anche rimproverato, conferenza stampa del povero Fusco (come se poi fosse questo il problema più importante del momento in casa Paganese). Una conferenza stampa senza peli sulla lingua, dove il tecnico ha vuotato il sacco, forse anche troppo tardi, mettendo pubblicamente la società spalle al muro sulle proprie resposabilità tecniche. Sarebbe curioso però capire se in sede di allestimento del mercato il tecnico abbia avallato tutte le scelte: a quel punto se la dovrebbe prendere con se stesso per aver accettato. Solo uno sprovveduto o fuori dal contesto ambientale avrebbe potuto accettare, se non per la voglia di cimentarsi in panchina, una tale gestione tecnica. Questo è l'errore più grave commesso da Fusco. L'altra curiosità, una volta accettata e vista la situazione dopo due mesi, è perchè che ad oggi non siano arrivate ancora le dimissioni del tecnico salernitano. Allora non si deve lamentare se in sala stampa gli chiediamo spiegazioni tecniche in una giornata in cui tanti dubbi hanno lasciate le scelte fatte: è il gioco delle parti. Visto che si vuol restare in sella si pedala.

Ma il peggio, secondo me, arriva dopo questa conferenza stampa. In virtù di quelle dichiarazioni, che sottolineo andavano chiuse con le dimissioni visto l'abbandono in cui è stato ridotto l'allenatore, la società avrebbe dovuto esonerare in tronco il tecnico, dopo essere stata etichettata in questo modo. Tutto questo in uno stato normale di gestione di rapporti tra tecnico e società: niente di questo questo alla Paganese Calcio. Alla luce di questo stato di cose è chiaro, senza che i tifosi continuano a "farsi il sangue amaro", che ad entrambi sta bene questa situazione. L'allenatore non si può permettere di perdere la panchina su cui è seduto, la società di mettere a busta paga un altro allenatore: e come l'anno scorso si tira avanti in attesa di  non so cosa. Questo il quadro deprimente di una pessima gestione societaria, sempre in attesa di una risposta da parte della dirigenza, e che mi lascia nel più profondo sconforto. Il quadro tecnico è ancor più avvilente con una squadra che dall'inizio della nuova stagione non ha mai vinto nemmeno in amichevole con la Sarnese, con tutto il rispetto per la formazione granata che milita in Serie D, che imbavagliò gli azzurri in una gara pre-campionato. Comunque cari amici tifosi, devo anche sottolineare come la squadra sia in netta crescita. Rispetto all'ultima in casa con il Catania abbiamo subito solo una rete, anzichè quattro, e poi con la Sicula Leonzio abbiamo subito il gol dopo 30 secondi mentre con il Catania dopo 12 secondi. Vedete quanti passi in avanti?

Peppe Nocera
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