25.1.19

Per i miracoli ci stiamo attrezzando.

di Nino Ruggiero

Il girone di ritorno per la Paganese è cominciato bene. Una vittoria a Rende (la prima in assoluto di questo campionato) e un pareggio interno con il Siracusa. Se non avessimo assistito a uno “sperpetuo” per tutte le partite di andata, potremmo dire che gli azzurro stellati hanno intrapreso un buon ruolino di marcia.

Forte era la curiosità di vedere all’opera i nuovi calciatori chiamati a partecipare a una impresa titanica in chiave di salvezza. Ebbene, mi pare di poter dire che, a una prima impressione, Stendardo, Capece e lo stesso giovanissimo Perri hanno tutte le potenzialità per irrobustire lo scheletro portante della squadra. Stendardo, in coppia con Piana, ha dato stabilità al reparto difensivo potendo contare anche sulle capacità di filtro a centrocampo di elementi strutturalmente solidi come Nacci e Gaeta. Capece ha personalità, si muove con disinvoltura e potrebbe a buon diritto recitare il ruolo di play-maker della squadra, soprattutto quando avrà acquisito una tenuta atletica ottimale che si ottiene solo giocando. Buona sorpresa anche da Perri che, dopo l’uscita dal campo per infortunio di Acampora, sulla sinistra si è fatto valere anche in fase di impostazione del gioco.

Insomma pare che qualche miglioramento per la squadra, dopo i nuovi innesti, in termini di qualità, ci sia. Quello che non sappiamo è se la squadra riuscirà a riprendere quota abbandonando l’ultima posizione di classifica.

In proposito bisognerà fare una piccola pausa riflessiva sui gironi della Lega Pro. Le retrocessioni, con l’attuale format a 59 squadre, dovrebbero essere otto. Per i gironi A e B retrocederanno direttamente l’ultima in classifica accompagnate dalle due perdenti dei play-out a cui parteciperanno i club che si sono piazzati dalla penultima posizione alla quint’ultima. Per il girone C non ci saranno retrocessioni dirette. Andranno in serie D le due squadre perdenti dei play out a cui parteciperanno i club che si sono piazzati dall’ultima alla quart’ultima posizione, anche se i criteri definitivi in tema di play-out saranno chiariti durante la riunione in Lega del 30 gennaio.

Ma veniamo a noi. La Paganese dovrebbe riuscire a entrare nel novero delle squadre partecipanti ai play-out. Spazi per i miracoli di una salvezza diretta non ne vedo; anche se nel calcio non si può mai essere certi di niente.

Intanto bisogna prendere atto che una risposta, seppure tardiva da parte della società, c’è stata e la squadra, ancorché rinforzata, appare rinfrancata anche nel morale.

Per la verità, uno sforzo in tema di potenziamento poteva essere fatto prima, ma non è stato così e non sappiamo perché. Che facciamo? Piangiamo sul latte versato? Un vecchio cartello, posto all’ingresso di un’autofficina, recitava così: “Facciamo tutto il possibile, qualche volta anche l’impossibile. Per i miracoli ci stiamo attrezzando”. Ecco, diciamo che anche noi, forse, ci stiamo attrezzando…

All’orizzonte, per domenica prossima, inizio ore 16 e 30, c’è però una partita in trasferta proibitiva contro la capolista Juve Stabia. Fabio De Sanzo potrà contare anche sul rientro di Scarpa per tentare una di quelle che vengono considerate imprese impossibili.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com