24.9.19

La Paganese vista e attesa da...Nocera! - Voltare pagina in fretta.

Dal "Menti" al "Torre", in una settimana compressa, che mi costringe ad una disamina ponte tra quello che è stato, nel derby con la Cavese, a quello che sarà nella gara di domani con il Rende. Partiamo dalle noti dolenti, in attesa di una repentina rivincita, soprattutto dell'uno a quattro della prima giornata dello scorso campionato. Un brutto derby per la Paganese, praticamente non giocato o quasi, tranne sprazzi nel primo tempo, assolutamente infruttuosa la ripresa con zero conclusioni verso Bisogno.Tutto quì purtroppo l'analisi della gara, che ha visto la Paganese ben impostata nella fase difensiva, costringendo l'arrebante Cavese a conclusioni, che si son contate sulle dita di una mano, dalla distanza. Peccato che il duo Di Roberto- Maza trovi il buco giusto, nell'unica disattenzione difensiva che ha posto Germinale a tu per tu con Baiocco e la fritatta è fatta.

Alla fine il giovane Guadagni stava per entrare nella storia del 61° derby ma francamente, pur auspicandolo, sarebbe stato una punizione troppo grande per gli aquilotti che hanno meritatao la vittoria. E' stata una Paganese non convincente soprattutto nella gestione del possesso palla, tanti errori, lento e prevedibile, tranne in un paio di incursioni di Carotenuto, sprecate con i cross a far la barba ai lampioni dietro la curva San Marco. Ad un certo punto ho notato, dalla tribuna del Menti, un particolare significativo: Calil continuava a sbracciarsi per chiedere ai suoi compagni di salire, guadagnare metri e campo.Invano. E' stata una Paganese, timorosa, monocorda, sotto ritmo, effettuando un tiki taka sterile, orizzontale senza mai cercare la verticalizzazione.

 Alla fine l'attacco composto dal duo Calil-Diop è risultato evanescente. Se non si creano occasioni non si può segnare ma soprattutto non è colpa degli attaccanti, se non vengono messi in condizioni di colpire. Calil non è ancora giudicabile, bisogna attendere mentre Diop non ha trovato il guizzo, risultando ingabbiato nella morsa avversaria. Eppure l'avversario seppur arrembante è risulatto ampiamente alla portata e perciò aumenta il rammarico per l'attegiamento di attesa eccessiva. Passati in svantaggio l'ingresso di Scarpa ha rivitalizzato in qualche modo il reparto: ispirava, creava cambi di gioco, trascinava ma si può pretendere, in ogni gara, il cambio passo da Francesco Scarpa a 40 anni ? E' pur vero che Erra non ha a disposizioni tante alternative girandosi in panchina ma a questo punto chissà che una partenza dall'inizio di Scarpa non indirizzi la gara in un altro verso, anche perchè un altro così, con le sue caratteristiche in rosa non c'è. Intanto aumenta il rammarico per i punti persi per strada, ma non c'è il tempo per piangere sul latte versato, perchè ora ci sono tre punti da conquistare assolutamente contro il Rende.

Non so se in tre giorni Erra abbia il tempo di rimescolare la mentalità di una squadra che deve ripartire necessariamente. Il calendario continua a proporci squadre alla portata e dopo il Rende si andrà domenica a Rieti, prima dell'arrivo delle big. Allora ci vuole un repentino cambio di rotta e visti gli impegni ravvicinati saranno necessari dei cambi che potrebbero rimescolare caratteristiche e mentalità anche se le alternative sono poche.Serve un cambio di passo anche se il tempo è il nemico maggiore in questa fase e capire se la società potrà fare l'ultimo sforzo per mettere a disposizione di Erra qualche altra pedina. Attendiamo Caccetta che si scuota dal torpore e metta a disposizione della squadra la sua esperienza in modo decisivo mentre sembra ancora acerbo Musso. Ma è il momento di stringere i denti e ritornare alla vittoria per riprendere quota. Serve un cambio di marcia per scalare la classifica nelle prossime due gare dove si deve fatturare al massimo. Ci vuole però una mentalità diversa per cambiare la storia delle partite e cercare di vincerle.

Peppe Nocera per paganesemania.it