I regali di nozze, la PaganeseMania che è riesplosa e l'evergreen Scarpa. Questo e tanto altro in 10-0, la rubrica "semiseria" di #paganesemania, che vi racconta così #PaganeseAvellino.
DIECI alla signora Lucia e al suo particolare regalo di nozze. In settimana, lei ed il marito Giovanni, ritornato anche lui sulle scalee del Torre, festeggeranno i 35 anni di matrimonio (auguri!) ed all'uscita dallo stadio, al termine della sfida con l'Avellino, ecco arrivare la particolare richiesta per domenica prossima. Lasciamo a voi indovinare... signor Giovanni non ci deluda!
NOVE al ritrovato entusiamo, alla riesplosione della PaganeseMania in città (e anche della nostra redazione che ha rispolverato questa rubrica) che è ritornata ad infiammare come i bei tempi il Torre. Un tamtam contagioso che cresce di domenica in domenica a dimostrazione che non si era persa quella paganesità che ha contraddistinto anche gli anni bui dell'Eccellenza, ma che era momentaneamente sotto un cumulo di cenere, sempre ardente, in attesa di una piccola miccia.
OTTO gli anni, più o meno, di assenza dal Torre di un nostro carissimo amico. Difficile capire se è stata "colpa" del bombardamento via social (in particolare del gruppo Whatsapp di cui è dispotico amministratore), del pranzo a casa del suocero abbonato pluriennale del settore Tribuna o della fascia di capitano in Prima Categoria dell'altra squadra di Pagani (l'Atletico, ndr). Ma quello che conta a averlo riavvicinato al VERO colore azzurro. L'ultima? Una nota audio su Whatsapp in mattinata: "wuagliù ma apparamm a macchina per Teramo?"
SETTE come la posizione attuale di classifica della Paganese. Posizione che, viste alcune distrazioni negli ultimi minuti delle partite con la Virtus Francavilla e Sicula Leonzio, poteva essere addirittura migliore, però per ora va bene così.
SEI, e qualche mese, gli anni trascorsi dall'ultimo Paganese-Avellino. Era il 21 gennaio del 2013 quando i lupi, in vantaggio all'intervallo, "videro le stelle" in un super secondo tempo in cui gli uomini di mister Grassadonia trascinati da Scarpa, entrato dalla panchina, e da un caldissimo Marcello Torre riuscirono a compiere l'impresa. Esattamente come ieri...
CINQUE i risultati utili consecutivi in casa (contando solo l'inizio di questa stagione) per la Paganese, che sta facendo del Torre un vero e proprio fortino, grazie anche all'aiuto dei tifosi. Non accadeva dal 2016/17 quando la Paganese di Grassadonia inanellò sette risultati utili consecutivi, stoppata poi dal Catanzaro, all'epoca allenato proprio da Erra.
QUATTRO-3-1-2 il modulo per il quale Erra opta ad inizio ripresa, con gli ingressi di Perri e Calil, e che dà il via alla rimonta azzurrostellata. E' pur vero che il calcio non è fatto da freddi numeri, ma è la mossa tattica che spezza in due il match.
TRE come i gol realizzati finora dall'inossidabile Francesco Scarpa. Il suo tuffo, che ai più anziani ricorda quelli famosi di Gigi Riva, consente alla Paganese di rimettere in carreggiata la gara, ma è l'intera prestazione del 40enne (giugno 1979!) a far brillare gli occhi al popolo azzurrostellato... noi non abbiamo più aggettivi!
DUE gli anni trascorsi lontano dal gol in Italia per Caetano Calil. L'ultima realizzazione del calciatore brasiliano risale al maggio del 2017 quando in C con la casacca del Livorno realizzò il gol del definitivo due a zero a Pistoia. Ora può riprendere la corsa... al Torre c'è voglia di 'samba'.
UNO come il minuto che passa dall'ingresso in campo di Perri al gol del pari di Scarpa. Ed è proprio l'esterno azzurrostellato a spaccare la gara: prima pennellando, appena sessanta secondi dal cambio, per la testa di Scarpa e poi realizzando al volo il gol del due a uno. Una prestazione da applausi per un esterno basso classe '98 che sta cercando di far dimenticare anni di 'non cross' dalla sinistra.
ZERO le volte in cui, prima di ieri, Erra aveva perso il suo aplomb dopo un gol realizzato. Alla rete del vantaggio azzurrostellato, anche l'allenatore della Paganese si è fatto trascinare dall'esultanza del pubblico, dicendo poco dopo "ho avvertito anche io l'emozione". Perchè prima di essere atleti si è uomini.
Alfonso Amarante
© Paganesemania - Riproduzione riservata
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