30.9.20

La partita del tifoso: mi mancano già due punti...


E ora, da bravi, alzi la manina chi di voi, prima della partita di Catania, ha anche soltanto sognato di essere in vantaggio, al Cibali, a 2 minuti dalla fine! Nessuno, vero? Per forza, secondo me anche il più ottimista tra gli ottimisti non avrebbe potuto sperare tanto. Le premesse non erano affatto delle migliori: a una già incompleta rosa si erano aggiunti (o meglio, sottratti) gli infortuni di 4 giocatori importanti, quasi tutti titolari (perché noi le cose le facciamo per bene) e poi, e chi se lo ricordava, la squalifica di Scarpa?! Insomma, mentre un nubifragio si abbatteva sulla nostra ridente città, una bomba di scalogna nerissima si abbatteva sulla stella.

In campo, a Catania, un gruppo di ragazzi indisponenti e agguerriti era chiamato a difendere i nostri colori. Una Paganese per niente timorosa, magistralmente guidata dal suo allenatore, si presenta in campo col piglio della piccola/grande squadra; copre bene ogni zolla, lasciando agli etnei poco spazio per esprimersi al meglio. E così, alla prima mezza occasione, Guadagnino nostro si fionda su un retropassaggio suicida di un loro difendente e si fa abbattere dal portiere avversario: rigore. Isufaj, un altro che deve avere proprio la faccia tosta di quelle che piacciono tanto a noi tifosi, si incarica di battere ma Guadagnino, dall’alto della sua “esperienza”, tecnica, sfacciataggine e paura di nessuno (quando dico nessuno, voglio proprio dire nessuno!) si appropria della battuta: gol! Da quel momento e fino al minuto 88, quando si spengono le nostre speranze di vittoria, la partita scivola via senza tanti sussulti: qualche timido loro tentativo viene mortificato sul nascere da una squadra messa davvero bene in campo e da uno Schiavino praticamente perfetto. Il pareggio, va da sé, alla fine ci può stare ma quanta amarezza! Soprattutto perché, a ben vedere, le vere occasioni di segnare le abbiamo avute proprio noi: peccato.

Quanto ai singoli:

  • Schiavino, impeccabile. Cito lui, in quanto capitano e leader della difesa ma è tutto il reparto a non dare neppure un centimetro di spazio ai più scafati ma inconcludenti attaccanti avversari. Bravissimo, Schiavino, dicevo: alla faccia di quelli che avevano un po’ storto il naso, alla notizia della sua conferma. A scanso di equivoci, dico: anche alla faccia mia!;
  • Guadagnino: vedi sopra;
  • Onescu, un motorino instancabile. Niente di meno, mi è stato detto che, mentre i compagni, a fine gara facevano la doccia, lui era ancora lì che correva avanti e dietro, per il campo: lo hanno dovuto portare via a forza, perché non voleva saperne di uscire dal terreno di gioco. Alla fine, ma di questa cosa non ho avuto conferma, sembra che se la sia fatta a piedi (o meglio, di corsa), da Catania fino a Pagani! Mah, mi sembra un poco esagerato, a dire il vero!;

Badate bene, ho nominato questi tre, uno per reparto ma il mio plauso e ringraziamento va a tutti i ragazzi che hanno giocato e bene, domenica.

Una menzione, questa me la dovete consentire, per l’allenatore: è un anno, ormai, che a prescindere da chi giochi, abbiamo una squadra bene messa in campo, ordinata ed equilibrata.

Bene così. Beh, mica tanto: non so a voi ma a me mancano già 2 punti!  

Alberto Maria Cesarano
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