Di Nino Ruggiero
Destini incrociati tra Cavese e Paganese. Un nome ha ballato per un paio di giorni sulle due rispettive panchine: quello di Salvatore Campilongo. Entrambe le squadre salernitane, in crisi di identità, avevano deciso di voltare pagina e di dividere i propri destini rispettivamente con Maiuri e con Erra puntando su Campilongo. Alla fine, Campilongo ha scelto di tornare a Cava, dopo l’esperienza dello scorso campionato. Ma come si è arrivati a questo? Con la pausa invernale, le due squadre avevano fatto il punto sulla loro situazione di classifica. Qualcosa non tornava sui programmi della vigilia. La Cavese aveva puntato tutto su una squadra giovane, la più giovane del campionato, ma i risultati non erano arrivati. In corso d’opera la società metelliana aveva allora sostituito l’allenatore Modica con Maiuri e dopo poco – in mancanza di risultati positivi – anche il direttore sportivo Giuseppe Pavone. Ma la classifica precaria era sempre lì, impietosa e vedeva la Cavese all’ultimo posto con soli otto punti nel carniere. Considerazioni spicciole in società: questo Maiuri da quando è arrivato non ha cambiato granché; forse è meglio ragionare un po’ sul futuro della squadra. Gira e rigira, nel mondo del calcio, il colpevole è sempre l’allenatore. E allora via pure Maiuri.
A Pagani, le due ultime sconfitte interne consecutive avevano allarmato la società e l’ambiente sportivo. Allora anche qui allenatore in discussione. Le voci di dentro erano indistinte, incontrollate ma poco ufficiali. Ma di certo in società si era pensato di cambiare allenatore. Da qui, via ai contatti per individuare il sostituto di Alessandro Erra. Nella mattinata di ieri a Pagani di bocca in bocca girava il nome di Campilongo; si attendeva solo una conferma da parte della società. Conferma che non è mai arrivata e che nel pomeriggio è stata invece smentita dai fatti. Da Cava, infatti, hanno ufficializzato non solo il divorzio da Vincenzo Maiuri e dal suo vice Felice Scotto ma anche il ritorno in panchina di Campilongo. Il primo ad annunciarlo è stato lo stesso Campilongo sui social con un “ancora insieme”.
A Pagani, invece, i vertici societari hanno confermato Erra alla guida della squadra e pare che da un incontro chiarificatore sia venuta finalmente fuori la determinazione di rafforzare la squadra dove c’è n’è più bisogno; vale a dire con un difensore centrale di esperienza da affiancare a Schiavino e un centrocampista di grande qualità. Decisione oltremodo saggia da parte della società che evidentemente si è resa conto che i risultati negativi degli ultimi tempi non erano attribuibili al solo Erra, colpevole probabilmente solo di non aver preteso adeguati rinforzi nei ruolo chiave della squadra. Adesso, però, si deve passare ai fatti. Erra, tecnico serio e preparato, avrà bisogno urgentemente dei rinforzi promessi per forgiare la squadra fin dai prossimi allenamenti.
Ogni ritardo potrebbe compromettere seriamente il cammino della squadra nella seconda parte del campionato.
Nino Ruggiero
(da Il Quotidiano del Sud, edizione Salerno, del 29.12.2020)