12.4.22

Corsi e ricorsi: ecco Di Napoli.

DI NINO RUGGIERO

Niente calma piatta questa settimana per la Paganese, se si esclude la solita sconfitta che sta caratterizzando un campionato deludente oltre ogni dire. Ecco arrivate le novità, per movimentare un finale di torneo al cardiopalma: esonero per l’allenatore Grassadonia e del suo staff; dimissioni per Cosimo D’Ebolii dalla carica di responsabile dell’area tecnica; riassunzione come allenatore per Raffaele Di Napoli e relativo staff tecnico.

Quando mancano solo due gare alla fine della regolare stagione calcistica, i vertici della società azzurro-stellata hanno probabilmente inteso dare uno scossone al morale di una squadra apparsa non solo deludente sotto il profilo del gioco espresso e dei risultati, ma anche poco convinta delle proprie potenzialità e delle possibilità di salvezza, sia pure in extremis. Un provvedimento, quello della società azzurro-stellata, forse anche tardivo visto che da più settimane la squadra ha latitato sotto ogni aspetto.
Per i processi mediatici c’è tempo, inutile recriminare, mugugnare e imprecare in questa delicata fase del torneo, deve aver pensato Raffaele Trapani, presidente e primo tifoso della squadra. Adesso bisogna solo pensare a salvare il salvabile.

Il ragionamento della società non fa una grinza: con i play-out alle porte, considerato che la squadra – dopo la campagna acquisti invernale – non è riuscita, e ancora non riesce, ad esprimersi al meglio secondo le aspettative generali (anzi, peggio non potrebbe fare in tema di risultati), meglio giocarsi un’altra carta, forse l’ultima.

In questo momento è il caso di tentare il tutto per tutto per portare un minimo di entusiasmo nell’attuale clima di manifesta rassegnazione.

I risultati nel calcio non arrivano? Per tutti pagano i responsabili dell’area tecnica, visto che non è più possibile agire sul parco giocatori. Pagano Grassadonia e D’Eboli: il primo, probabilmente colpevole per aver avallato determinate scelte tecniche senza esporre le sue idee in tema di rafforzamento della squadra, quando ancora si poteva agire sul mercato; il secondo perché gli elementi da lui scelti, sia a giugno che a gennaio, non hanno reso secondo le aspettative generali.

Il ritorno. Ecco, allora, pronto Raffaele Di Napoli, l’uomo che lo scorso anno riuscì a portare in salvo la navicella azzurro-stellata per il rotto della cuffia, scelto anche per una sorta di scaramanzia, che nel calcio gioca un ruolo psicologico importante.

L’impresa non sarà facile perché oramai, anche se ci saranno da affrontare Picerno in casa e Turris in trasferta, dai play-out non si scappa più.

Tutto lascia supporre che siano Paganese e Andria a doversi giocare la permanenza in serie C, a meno di clamorosi ribaltamenti di classifica. Le due gare si giocheranno rispettivamente il 7 e il 14 maggio. Al momento sarebbe la Paganese, peggio classificata dopo che le sono stati tolti i sei punti conquistati con il Catania, a giocare la prima gara in casa. Ma in merito non è ancora detta l’ultima parola.

A Di Napoli si chiede un vero e proprio miracolo. In queste due gare che restano prima della fase finale dovrà sforzarsi di recuperare i calciatori di esperienza che hanno dimestichezza con le battaglie agonistiche; tra questi anche Schiavino che per qualche strana ragione è stato tenuto fuori dalla rosa e relegato in tribuna. Forse c’è tempo per raddrizzare una difesa che imbarca gol da tutte le parti.

Forza, niente è perduto!

Nino Ruggiero