Ancora tre punti, ancora una vittoria (e siamo a otto di seguito!) forse stiracchiata nel punteggio, ma di certo una vittoria meritatissima. La Paganese vince e convince in terra sarda, contro l’Arzachena, al di là di quello che potrebbe far pensare il punteggio di minima acquisito. Intendiamoci, la squadra non rivolta il campo come un caterpillar ma sicuramente interpreta la partita come da spartito tracciato sapientemente dal suo allenatore Giampà.
La partita è saldamente nelle mani degli azzurro-stellati, salvo un inizio garibaldino dei padroni di casa che tuttavia dura lo spazio di un mattino. Per la Paganese solo il tempo di organizzarsi, di sistemare sulla fasce, in assenza di Brugnano, i due esterni Faiello e Cusumano; di invertirli per disorientare gli avversari, e di dare sostanza al gioco di centrocampo magistralmente interpretato dal rientrante Iuliano.
Ecco la Paganese dei giorni migliori, quella tracciata a tavolino dai suoi tecnici, modificata nei ruoli chiave nella campagna natalizia.
Una squadra che gioca quasi a memoria; che trova sicurezze nei perni principali; con il portiere Moro, un diciottenne che sembra già un veterano; con Di Somma leader assoluto della fase difensiva bravo a coordinare Maccherini ed Esposito, suoi compagni di reparto del momento.
A centrocampo Iuliano detta i tempi del gioco e si piazza in zona mediana centrale, nella posizione che una volta era prerogativa dell’elemento portante del gioco che veniva chiamato centromediano metodista.
La manovra scorre fluida; buono è l’apporto del giovane Del Gesso nella zona centrale. Sulle fasce, in appoggio, giostrano Faiello a destra, sempre più indispensabile nel ruolo di calciatore universale; Cusumano a sinistra che denota grande corsa e spigliatezza, forse nella migliore interpretazione da quando è a Pagani. Una ulteriore soddisfazione per Giampà che lo ha tenuto sempre in considerazione.
Finisce zero a zero il primo tempo ma le avvisaglie del gol si fanno sentire.
De Felice e Maggio trovano pochi spazi in avanti, marcati stretti da un nugolo di difensori, ma sono su ogni pallone che si avvicina all’area di rigore avversaria. D’Agostino svaria su tutto il fronte d’attacco e ogni suo tocco è sinfonia pura, preludio al gol che arriva puntualmente dopo dieci minuti nella ripresa. Dalla sinistra il capitano pesca, con la solita pennellata d’artista, De Felice ben appostato sul secondo palo. Niente da fare per il malcapitato portiere avversario che tenta l’intervento disperato ma termina in rete assieme al pallone.
Il sigillo della vittoria è messo. Potrebbe ancora segnare la Paganese che nel frattempo ha cambiato anima a centrocampo con la sostituzione di Iuliano con Sicurella, altro riuscitocolpo invernale. Ma l’Arzachena si salva più di una volta per il rotto della cuffia e sul finale di partita D’Agostino colpisce anche un palo pieno su calcio di punizione battuto alla sua maniera.
Dunque, vittoria piena per la Paganese nel giorno in cui il Sorrento non riesce a espugnare il campo del Portici.
La classifica adesso vede la Paganese prima con tre punti apparenti di vantaggio sul Sorrento che però deve recuperare una partita. Il campionato riserva un percorso da thriller.
È quasi certo – salvo recuperi improbabili – che saranno Paganese e Sorrento a contendersi la promozione diretta.
Ma in agguato c’è pur sempre ancora la Casertana che sarà ospite del “Marcello Torre” proprio domenica prossima.
Una vittoria degli azzurro-stellati chiuderebbe definitivamente le residue ambizioni dei casertani. Ma le partite vanno giocate sul campo e la Paganese deve rispondere “presente” senza presunzione, con accortezza, saggezza e determinazione.
Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com