Non è un bel momento per la Paganese che cade, per la prima volta in casa, contro un Casarano, per nulla trascendentale, che raggiunge il massimo risultato con il minimo sforzo. Ancora una volta la Paganese si fa male da sola regalando una situazione di gioco che ha portato al vantaggio di RajKovic. In campo una Paganese generosa su un terreno di gioco pesante che ha cercato, seguendo il credo del tecnico, di provare a sfondare attraverso un gioco manovrato che però non ha dato i frutti sperati. Soluzione di difficile attuazione, viste le condizioni del terreno, nonostante l'abnegazione degli azzurri che si è scontrato con la maggior praticità dell'undici di La Terza che hanno fatto di necessità virtu'.
Non gira per il verso giusto! A spalleggiare anche la dea fortuna che sembra aver voltato le spalle agli azzurrostellati in particolare ad Orefice, lontano parente del cecchino infallibile delle prime giornate. È il secondo rigore fallito che poteva cambiare il destino di due gare, quando si era sul'1-1 con il Rotonda per il vantaggio e per il pareggio possibile di ieri con il Casarano a tempo scaduto. Nelle ultime cinque partite, misero raccolto, con due pareggi e tre sconfitte e con una vittoria interna che manca dal 24 settembre.
Ma se ci soffermassimo solo alla sfortuna o alla fortuna degli avversari, ai quali concediamo sempre errori tecnici che propiziano le reti, allora faremo un torto all'intelligenza di chi ci segue. Con Il Casarano ci sono stati evidenti disfunzioni nell'idea di un gioco che sistematicamente si sviluppa per vie orizzontali, provando poco la verticalizzazione verso un reparto offensivo che puntalmente viene imbrigliato nella rete delle difese avversarie. Troppo leggeri per pungere difese del tenore del Casarano o addirittura della Palmese.
Continua, inoltre la difficoltà di Faiello a trovare la giusta posizione o quella più utile per la causa compito che Agovino deve risolvere al più presto. Questa squadra sino ad un certo punto aveva un undici ben definito che poi ha perso la strada maestra impelagandosi in qualche equivoco tattico che ne frena il meccanismo. Anche Coquin, l'unico che cerca lo strappo, partito esterno non ha inciso, per poi ritornare al centro, per poi tornare sugli esterni alternandosi con Faiello sulle fasce senza sortire effetto. Troppo prevedibile e sterile il gioco per vie centrali nonostante il gran lavoro ed impegno di un gruppo di ragazzi che hanno dato tutto in campo.
Ad Agovino il compito, e lo ribadiamo da alcune settimane, di trovare alternative ad una filosofia che ora non sta pagando e se poi ci si mette anche la sfortuna vedi traversa di Del Gesso e rigore fallito, allora l'allarme è scattato.
Intanto a sorpresa in sala stampa non s'è presentato il tecnico a fine gara, delegando il direttore Accardi, scelta che rispetto ma ovviamente non condivido. Ad Agovino ho sempre riconosciuto l'onestà nelle disamine delle gare ed il confronto, nonostante l'amarezza della sconfitta, anche questa volta sarebbe stato costruttivo.
Peppe Nocera- paganesemania.it