Nel silenzio del "Miramare" la Paganese cade per la seconda volta consecutiva in trasferta, dopo Matera, nel girone di ritorno. Mister Agovino doveva fare a meno dello squalificato under Ianniello rimpiazzato con l'over Donnarumma, confermando la coppia under in mediana Del Gesso-De Gennaro con Porzio in attacco.
Partenza incoraggiante degli azzurri che sullo 0-0 sfiorano il vantaggio sull'asse Faiello-Esposito e reclamano per un dubbio contatto su Mancino in area. E' una Paganese che però stenta, con il passare dei minuti, a trovare quelle trame disegnate nella memoria. Il meccanismo nel cuore del centrocampo non sembra in giornata e poco oleato a dar vita a situazioni di gioco limpide e capaci di mettere il tridente offensivo dinanzi a Paduano.
Troppi errori tecnici, troppi passaggi anche elementari e ravvicinati che stentano a raggiungere il compagno di squadra. Troppe azioni smorzate sul nascere che offrono, invece, la possibilità al Manfredonia di riprendere il possesso palla e il coraggio di imbastire la propria manovra. L'inerzia della gara poi cambia nel finale con la rete di Balba.
Nel secondo tempo Faiello e compagni non registrano le geometrie e sono praticamente innocui con il Manfredonia che senza strafare trova il raddoppio su un rinvio poco energico della retroguardia divenut assist per Giacobbe che infila Esposito recuperato in extremis.
Da sottolineare ancora una volta, e gli episodi cominciano ad aumentare, torti arbitrali che stanno penalizzando la Paganese. Solo nelle ultime tre gare almeno un rigore negato a Matera, un gol annullato ad Orefice con il Gallipoli - la palla non era uscita dal fondo - e ieri rigore su Mancino. Non serve a nulla ma se la società potesse far sentire la propria voce nelle stanze giuste non sarebbe male.
Peppe Nocera - paganesemania.it
foto: Lucia Melcarne - Pagija FB Mamfredonia Calcio