19.3.24

La sconfitta del buon senso.

DI NINO RUGGIERO

Nella vita tutto ha un inizio e tutto ha una fine. La vita, se vogliamo, è come un romanzo d’appendice, da sfogliare, da leggere, e da interpretare. Ci sono romanzi a lieto fine (per i romantici), e ci sono anche quelle storie che lasciano l’amaro in bocca perché non si concludono come vorremmo.

Senza metafore, abbiamo assistito in settimana a un teatrino di cui avremmo fatto volentieri a meno e che ha avuto la sua conclusione con l’esonero di Agovino dall’incarico di allenatore della Paganese. È avvilente quando nella vita ci si chiude a riccio, quando non c’è spazio per un dialogo e quando le parti, ognuna con le sue ragioni, credono di essere depositarie della verità. Torti o ragioni, in questi casi, lasciano il tempo che trovano. Resta la sconfitta del buonsenso che dovrebbe sempre prevalere anche quando le posizioni non riescono a coincidere. Direte: perchè? Perché nella vita nessuno è indispensabile; ma alle conclusioni estreme, quali che esse siano, ci si deve arrivare con il dialogo e con la ragione.

“È morto il re, viva il re!”, dicevano i francesi per annunciare il decesso del sovrano e assicurare al tempo stesso il suo successore. L’espressione fa il paio, in modo blasfemo, con il detto popolare “morto un Papa, se ne fa un altro!” quasi a voler significare che nessuno è insostituibile. Questo devono aver pensato i vertici societari della Paganese che ieri, a fine gara, hanno annunciato il provvedimento di esonero dell’allenatore.

Torniamo al calcio giocato. Contro la Palmese i ragazzi in maglia azzurro-stellata hanno probabilmente disputato la gara più intensa della stagione correndo peraltro pochissimi pericoli. Mancavano tre difensori di spessore che rispondono ai nomi di Esposito, Ianniello e Galatafiore, ma la squadra non ne ha risentito perché i sostituti sono stati tutti all’altezza della situazione, come avrete probabilmente già letto attraverso il pagellone stilato a fine partita. In proposito posso solo aggiungere che non si poteva sperare di più tenendo anche presente che la Palmese si presentava con un biglietto da visita per niente male, forte di nove risultati positivi consecutivi.

Adesso, dopo la soddisfazione di essere riusciti a salvarsi prima del tempo, c’è la possibilità di potersi inserire tra le quattro squadre deputate a giocarsi la lotteria dei play-off. Non sarà facile, ma il campionato è ancora lungo.

Tempo ancora al tempo per quello che riguarda la pratica del cosiddetto “saldo e stralcio” che la società ha in animo di richiedere per definire la posizione debitoria verso l’erario. Dovremmo saperne di più nei prossimi giorni.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.it