28.1.25

La Paganese vista da...Nocera! - I sogni così non si possono cullare...

La sfida con il Cassino era la prima delle ultime spiagge e non è stata sfruttata completamente, con un punto che ha il sapore ancor più amaro vista la sconfitta dell'altra capolista Gelbison. Un'occasione persa che fa denotare il momento poco proficuo di Faella e compagni a secco di vittorie da cinque turni. Il pareggio è sostanzialmente giusto anche se a contare le occasioni la Paganese, con Faella, ne ha avuto un paio arginando Abreu e il reparto offensivo laziale con la solita efficacia difensiva. Diverso il discorso sul piano delle scelte e della tattica con cui i due allenatori hanno interpretata la partita. A Pagani abbiamo visto un gran Cassino per come mister Carcione ha impostato la squadra, con tre attaccanti che soffocavano sempre, la manovra da dietro della Paganese ed una linea difensiva a centrocampo sempre alta. Bucolo e compagni non hanno trovato sbocchi se non con qualche verticalizzazione che ha liberato Faella. Sempre troppo poco con un gioco macchinoso, a volte confusionario e con poca lucidità dove l'arrembaggio finale, se vogliamo chiamarlo tale, ha sortito solo mezzo brivido alla difesa ospite. Nella ripresa quando il Cassino è rimasto in dieci, dopo otto minuti, ha avuto un logico momento di sbandamento per poi risistemarsi, anzi Carcione è rimasto con i tre attaccanti per non snaturarsi e mostrandosi più lucido nella manovra. 

Tanti dubbi hanno destato le scelte di mister Esposito, ieri squalificato, come l'assenza di Mancino dall'inizio, uno dei pochi ad avere la qualità per creare l'imprevedibilità sulla trequarti, come inspiegabile inserire Zugaro solo ad un quarto d'ora dalla fine o dare a Ferreira solo una decina di minuti, con D'Angelo per niente incisivo. Con un uomo in più sono sembrate alquanto discutibili queste scelte in una gara da dentro o fuori. Una Paganese, come sempre, che crea poco in casa dove ha pareggiato (0-0) sino ad ora con Guidonia, Puteolana e Cassino in attesa della Puteolana, non vincendo nessun scontro diretto. 

I sogni così non si possono cullare, aldilà che siamo solo alla quarta di ritorno. La società nelle parole del presidente Cardillo, nel post gara, serra i ranghi giustamente non accettando che si molli la presa. Nel calcio sette punti possono essere anche pochi da recuperare ma ci vuole ben altra Paganese sotto tutti i punti per tentare una rincorsa che al momento sembra molto difficile.     

Peppe Nocera - paganesemania.it