È finita con un pareggio che non leva e non mette niente nel discorso ancora in atto per la prima poltrona del girone. La Paganese ci teneva a dimostrare di poter competere con tutte le candidate al primato e ha impegnato severamente la Gelbison che è uscita indenne dal “Marcello Torre” grazie alla sbadataggine del direttore di gara che non ha rilevato un fallo grosso quanto una casa commesso nella ripresa in piena area su uno scatenato Gianmarco De Feo.
È vero che determinate partite possono essere influenzate da decisioni, prese o non prese; ma nel calcio bisogna sempre fare i conti con l’imprevedibilità.
Detto quello che doverosamente andava detto, bisogna però aggiungere anche che alla fine il pareggio può essere considerato giusto perché la Gelbison ha dimostrato di essere una squadra costruita per vincere e che non si trova in vetta per caso. Lo prova il fatto che, pur in svantaggio per una rete a zero, si è riorganizzata, ha cambiato qualcosa nel suo assetto tattico ed è riuscita a pareggiare la partita.
La Paganese ha giocato una buona gara denotando tutte le caratteristiche che hanno accompagnato il suo cammino. Forse alla fine è mancato lo sfizio di aver messo sotto l’attuale capolista; ma non si può nemmeno dire che la partita di oggi è stata decisiva per il campionato degli azzurrostellati, da considerare positivo in ogni senso.
Nino Ruggiero - www.paganesegraffiti.it