13.6.25

Inizia a prendere forma la nuova Paganese: Bocchetti sarà il Direttore Sportivo.

Inizia a prendere forma la Paganese che nel pomeriggio ha ufficializzato Antonio Bocchetti nel ruolo di direttore sportivo per la prossima stagione. Un binomio che torna ad unirsi dopo 7 anni con l'ex azzurrostellato che torna così a Pagani dopo il quadriennio 2014-2018. A fine maggio del 2016, dopo aver lasciato il calcio giocato indossando proprio la casacca della Paganese in oltre 40 occasioni, Trapani gli affidò il ruolo di coordinatore dell'area tecnica in attesa dell'abilitazione a direttore sportivo, giunta l'anno dopo, ruolo ricoperto nell'anno che portò la Paganese allo storico traguardo dei Playoff in serie C dal compianto Fabrizio Ferrigno. Al termine poi della tribolata stagione successiva che vide la Paganese centrare la salvezza ai playout con Fabio De Sanzo in panchina la decisione di passare al Fano, via Pescara in virtù del forte legame tuttora esistente con il presidente Daniele Sebastiani. 

Adesso, dopo aver ricoperto nelle ultime stagioni il ruolo di direttore sportivo nel settore giovanile proprio degli abruzzesi, il salto nuovamente tra i grandi col ritorno a Pagani! 

Di seguito il comunicato della Paganese Calcio. 
"La Paganese Calcio 1926 è lieta di comunicare che Antonio Bocchetti è il nuovo Direttore Sportivo del club.
Figura di grande esperienza e competenza nel panorama calcistico nazionale, Bocchetti porta con sé una visione moderna e ambiziosa, in linea con il progetto di crescita e rilancio della società azzurrostellata.
La dirigenza dà il benvenuto ad Antonio e gli augura buon lavoro, con l’auspicio di raggiungere insieme importanti traguardi sportivi e organizzativi.
Benvenuto, Direttore"

da paganesemania.it

10.6.25

Voci, indiscrezioni e suggestioni: è partito il toto DS e il toto Allenatore.

Quella che si apre domani potrebbe essere la settimana decisiva per inserire i primi tasselli nel nuovo schacchiere azzurro. Acclarati i divorzi dal ds Guglielmo Accardi e dal tecnico Raffaele Esposito, la società da settimane sta facendo valutazioni ed incontri, anche se trapela ben poco dalle segrete stanze. È tempo di calciomercato e così circolano voci più o meno fantasiose, anche se si va verso una cernita definitiva del duo tecnico che guiderà la Paganese 2025/26.Tra suggestioni ed ipotesi, in queste settimane, sono stati accostati alcuni ds agli azzurrostellati: dal paganese Gianni Califano, che sembra abbia avuto un contatto poi rimasto tale vista la sua riconferma ad Andria, fino a Francesco Montervino, ex Casarano, passando per gli ex azzurri Mariano Fernandez e Simone Guerri, quest'ultimo al Siena che ha smentito categoricamente. 

Nelle ultime ore, inoltre, su radio marciapiede è circolata la voce che portava ad Antonio Bocchetti, attualmente ds del settore giovanile del Pescara, vicino a sposare la nuova avventura a Pagani dopo i trascorsi da calciatore e direttore una decina di anni fa prima della smentita da parte del diretto interessato. 

Sul fronte tecnico, infine, due i nomi più sensibili accostati: quelli di Carmine Parlato, nell'ultima stagione al Treviso, e di Raffaele Novelli, tecnico ex Nocerina e Sarnese. 

Tanti i nomi, le indiscrezioni e le suggestioni, poche le conferme con l'unica certezza che trapela ufficiosamente: la società avrebbe già bloccato il nuovo direttore sportivo che porterebbe con sè anche il nuovo allenatore. Il tutto da annunciare a breve… staremo a vedere! 

Peppe Nocera - paganesemania.it

3.6.25

La Paganese vista da...Nocera! - Discontinuità per la prossima stagione.

Con l'inizio del mese di giugno si entra nel vivo della nuova stagione calcistica 2025-26, con la programmazione che diventa sempre più stringente. Si parte da una parola: "discontinuità"! È quella usata dal main sponsor Nicola Cardillo durante un'intervista a Paganese Graffiti la settimana scorsa. Rompere con il passato dal punto di vista tecnico per creare la nuova Paganese: "perchè non vogliamo restare a lungo in serie D". 

Si volta pagina! Si salutano dunque il direttore sportivo Guglielmo Accardi, direzione Sarno, e il tecnico Raffaele Esposito che nonostante i "suoi numeri" non sarà riconfermato. Si alza così l'asticella in casa Paganese con la spinta anche del vice presidente Fezza che avrà dato sicuramente un'ulteriore energia al progetto azzurrostellato. Le voci di corridoio parlano di un direttore sportivo non locale e che probabilmente avrà avuto già mandato di scegliere il nuovo tecnico. Sembra già tutto definito in attesa di annunci e presentazioni di rito nelle prossime settimane.  C'è tanta curiosità per quel che dev'essere la stagione del rilancio, come richiesto a fine campionato anche dalla curva nord. 

Ci s'interroga poi su come sarà la nuova Paganese. Su quanti saranno i riconfermati e su chi punteranno i nuovi uomini del vapore azzurrostellato. Sicuramente la base su cui lavorare c'è già ma bisogna capire il tipo di campionato che ha intenzione di fare la società e questo lo si capirà anche dalla scelta dell'allenatore. Strategie che dipendono anche da come procederà l'intesa dell'accordo del debito che, sempre a detta del main sponsor Cardillo sembra, il condizionale è d'obbligo, in via di definizione. 

In tutto questo si sta procedendo con la parte burocratica per definire i lavori per il Marcello Torre che porteranno la Paganese a trasferirsi, probabilmente a Torre Annunziata, per i primi mesi della nuova stagione.  

Peppe Nocera - paganesemania.it

Nasce la squadra del centenario.

DI NINO RUGGIERO

A bocce ferme, con un campionato che è terminato prima del previsto, la Paganese sta cercando di riordinare le idee e di guardare con fiducia al prossimo futuro.

Si è capito, dall’intervista al patron Nicola Cardillo rilasciata a questa testata, che ci sono parecchie cose da sistemare in ottica societaria soprattutto in vista del centenario previsto per il prossimo anno.
Questione debitoria

Probabilmente siamo alla stretta finale per quello che riguarda l’accordo con il fisco per la sistemazione del sospeso, i responsabili della società avrebbero già tutto pronto per definire una volta per sempre l’aspetto puramente contabile. Si chiami ”saldo e stralcio” o definizione di concordato, poco importa. Quello che è certo è che la nuova società – una volta sanato il sospeso, sia pure a scadenza – potrà operare e fissare il programma più congeniale per gli obiettivi che vuole raggiungere.
Questione programmazione

È chiaro che gran parte della programmazione futura della società parte dalla definizione dall’accordo sulla situazione debitoria che tiene tutti sulle spine, Cardillo per primo. Da quello che si è intuito, subito dopo (ma non è detto che non ci possa essere contemporaneità) ci saranno cambiamenti che investiranno soprattutto la guida tecnica con riferimento preciso ad allenatore e direttore sportivo. Il che significherebbe – fermo restando la dichiarata soddisfazione per il buon comportamento complessivo del decorso campionato – che si intende procedere con l’allestimento di una squadra in grado di poter competere con le migliori squadre del girone di appartenenza in vista dell’appuntamento con i cento anni di storia (1926-2026).
La nuova squadra

Nomi in giro non se ne fanno ed è anche giusto che si viaggi al coperto per evitare inserimenti indesiderati. Ma appare certo che Guglielmo Accardi e Raffaele Esposito siano già lontani dal nuovo progetto di squadra. Sarebbe auspicabile che, con l’avallo del nuovo nocchiere, la società pensasse di assicurarsi i pezzi pregiati di quest’anno. È anche naturale che la nuova squadra debba nascere, in chiave tecnica, da un’intesa tra direttore sportivo e allenatore. In tale ottica, una raccomandazione però mi sento di farla per una squadra costruita per arrivare ad alti traguardi (e per la verità non me la sono inventata io, considerato che è un pensiero di grandi allenatori, prima tra tutti Nereo Rocco e poi Antonio Valese, Giacomino De Caprio e, buon ultimo, Gennaro Rambone). Costruitela questa nuova Paganese con criteri ingegneristici, con una spina dorsale e fondamenta solide; date un senso all’enunciazione di Nereo Rocco, mostro sacro del calcio italiano che diceva, in dialetto triestino: «Datemi quattro giocatori. Un portiere paratutto, uno stopper con le palle, un autorevole centrocampista pensante e un attaccante che vede la porta. Poi il resto della squadra potete farla voi».

Una richiesta forse dissacrante con tanti procuratori in giro, pronti a giurare e spergiurare sul valore di elementi loro affidati. Un po’ come chiedere all’acquaiolo se la sua acqua è fresca. Resta il fatto che determinati principi sono alla base del calcio e che non si può prescindere da determinate concezioni strutturali enunciate da mostri sacri delle panchine. Per il momento mi fermo qui.

Nino Ruggiero - www.paganesegraffiti.it