Ancora una sconfitta per gli azzurrostellati. In terra pugliese, la differenza tra Andria e Paganese l’ha fatta un gol di rapina tipico delle squadre che hanno in organico gente che vede la porta e a cui non puoi mai dare spazio per esprimere le proprie capacità sotto rete.
Ebbene, mentre l’Andria ha da spendere le proprie potenzialità offensive potendo contare su uno spietato cecchino delle aree di rigore (nella fattispecie un certo Marquez più di una volta, guarda caso, accostato alla Paganese in fase di campagna acquisti), gli azzurrostellati hanno solo ruminato un buon calcio nella seconda parte della gara senza mai impensierire seriamente il portiere andriese.
Ironia della sorte, il gol che ha deciso la partita è arrivato proprio nel momento migliore degli uomini in maglia azzurrostellata; i ragazzi di Novelli si erano ben sistemati dal centrocampo in avanti e sembravano poter controllare la partita dopo aver subito nella prima parte della gara un predominio territoriale da parte dei pugliesi. La differenza è proprio tutta qui perché le squadre, in un certo qual senso, si sono equivalse e un risultato di parità finale non avrebbe di certo fare gridare allo scandalo.
Nino Ruggiero per www.paganesegraffiti.it