DI NINO RUGGIERO
La partita riserva moltissime emozioni anche se la Paganese rinuncia a schierare il grosso dei titolari a beneficio della schiera di tanti giovani che quest’anno aspettano solo di poter mettere in vetrina le loro doti. Novelli effettua una vera e propria rivoluzione rispetto alla squadra schierata appena tre giorni prima contro la Virtus Francavilla, ma la squadra gira a meraviglia.
Non ci crederete, ma al “Giraud” di Torre la Paganese non tradisce le aspettative della vigilia, anche se schiera praticamente una squadra del tutto nuova, se si eccettuano le presenze di Pierce e Mancino nella zona centrale del campo.
L’inizio presenta una Paganese armonica e geometrica che fa perno su una difesa inedita ma ermetica che riesce a scoraggiare gli avversari per come è impostata. Cambiano gli interpreti, nella considerazione complessiva, ma non cambia il rendimento della squadra perché si ha subito la sensazione di avere bene le spalle coperte grazie alle ottime prestazioni soprattutto di Conson e di Piga. Ma è tutta la squadra a mostrare di poter passare il turno di Coppa perché è proprio la Paganese a menare le danze fin dai primi minuti di gioco, tanto che si intuisce a naso che primo poi la squadra troverà la via delle rete. Ed in effetti, quando arriva quasi naturalmente il gol messo a segno da uno straordinario Mancino, nessuno si meraviglia più di tanto.
E allora, starete chiedendovi, se c’è stato un dominio territoriale, se i ragazzi in maglia azzurrostellata hanno dato dimostrazione di una certa superiorità, perché non si è vinto? Bella domanda. Nel calcio, non basta dare dimostrazione di bel gioco, di affiatamento, di buona organizzazione di gioco. Ci vogliono i gol per concretizzare la superiorità territoriale. Un vecchio amico esperto di calcio soleva ripetere a mo’ di monito, come una stantia filastrocca: “Quando sei martello, batti. Quando sei incudine, statti”
È proprio così. Ecco perché, dopo aver dato la sensazione di dominare per tutto il primo tempo segnando un solo gol, poi nella ripresa, la squadra ha dovuto cedere una certa iniziativa agli avversari che nel frattempo sono cresciuti in modo inversamente proporzionali al calo degli azzurrostellati.
Finisce l’avventura di Coppa con qualche inevitabile rammarico ma bisogna dire che le cosiddette seconde linee hanno dimostrato di avere ottime frecce al loro arco. Senza entrare sinteticamente nelle valutazioni personali, credo che vadano spese parole più che lusinghiere soprattutto per coloro che fino a questo momento hanno avuto poche possibilità di mettersi in luce. E le note di merito vanno soprattutto agli under, vera risorsa quest’anno della squadra. Una nota particolare va proprio alla prestazione di Pierdomenico (classe 2007) che sulla fascia destra si è fatto rispettare ed è uscito solo perché esausto.
E allora, starete chiedendovi, se c’è stato un dominio territoriale, se i ragazzi in maglia azzurrostellata hanno dato dimostrazione di una certa superiorità, perché non si è vinto? Bella domanda. Nel calcio, non basta dare dimostrazione di bel gioco, di affiatamento, di buona organizzazione di gioco. Ci vogliono i gol per concretizzare la superiorità territoriale. Un vecchio amico esperto di calcio soleva ripetere a mo’ di monito, come una stantia filastrocca: “Quando sei martello, batti. Quando sei incudine, statti”
È proprio così. Ecco perché, dopo aver dato la sensazione di dominare per tutto il primo tempo segnando un solo gol, poi nella ripresa, la squadra ha dovuto cedere una certa iniziativa agli avversari che nel frattempo sono cresciuti in modo inversamente proporzionali al calo degli azzurrostellati.
Finisce l’avventura di Coppa con qualche inevitabile rammarico ma bisogna dire che le cosiddette seconde linee hanno dimostrato di avere ottime frecce al loro arco. Senza entrare sinteticamente nelle valutazioni personali, credo che vadano spese parole più che lusinghiere soprattutto per coloro che fino a questo momento hanno avuto poche possibilità di mettersi in luce. E le note di merito vanno soprattutto agli under, vera risorsa quest’anno della squadra. Una nota particolare va proprio alla prestazione di Pierdomenico (classe 2007) che sulla fascia destra si è fatto rispettare ed è uscito solo perché esausto.
Nino Ruggiero per paganesegraffiti.it