19.10.06

Melfi-Paganese: il commento de Il Mattino

Melfi. Con quattordici titolari lasciati a casa, l'ex Palumbo torna a
Melfi, a distanza di tre anni, con una formazione zeppa di elementi
del settore giovanile. Ragazzi che, tuttavia, hanno ricambiato la
fiducia del tecnico tenendo inviolata la porta di Cilumbriello.
L'estremo difensore, tra l'altro, ha disputato quasi tutta la partita
con un problema alla gamba destra, successivo ad uno scontro di gioco
nella fase iniziale, ma ha corso soltanto due pericoli. Al quarto
d'ora del primo tempo per una girata del gialloverde Palumbo che si è
stampata sul palo e, nel finale, in pieno recupero per un colpo di
testa di De Lucia che ha sorvolato la traversa di poco. Per il resto,
gli ospiti hanno tenuto botta ai locali, anche quando mister Modica
ha impiegato Faraone e Bifara, rientranti da infortunio, ma pur
sempre giocatori di prima squadra. Non è stata solo di contenimento,
comunque, la prestazione della Paganese. In avanti, infatti, Corallo
ha fatto valere la sua esperienza e si è reso insidioso in alcune
circostanze con tentativi dalla distanza. Al 5' del primo tempo, su
punizione, ha sfiorato l'incrocio ed al 21' della ripresa, sempre su
calcio piazzato, ha mandato la palla vicinissima al montante. In
mezzo alle azioni descritte, è stato il Melfi a dirigere le
operazioni ma, puntualmente, con grosse difficoltà al momento di
concretizzare la manovra e, quando ci sono riusciti, i lucani non
hanno mai impensierito, più del lecito, il portiere azzurro stellato.
Al massimo, hanno provato con tiri in diagonale, sempre controllati
nella loro traiettoria errata. Tra le fila della Paganese, è da
rimarcare la buona prova del diciassettenne Agnello, utilizzato come
seconda punta, bravo nell'appoggiare il compagno di reparto Corallo e
nel tentare a sua volta qualche sortita a rete. L'occupazione degli
spazi da parte degli azzurro stellati è stata davvero precisa. Tanto
che, ad un certo punto, i padroni di casa si sono affidati alle
lunghe rimesse laterali di Schettino o a lanci lunghi per tentare
l'aggiramento di una squadra che ha presidiato sempre con ordine il
campo. Ma i tentativi dei lucani sono stati sempre preda delle lunghe
braccia di Cilumbriello, perfetto nelle uscite, oppure hanno cozzato
contro il muro di una difesa che ha retto sempre con ordine. A fine
gara il tecnico Palumbo ha commentato: «La Coppa Italia è insidiosa -
ha sottolineato - perché incide sul programma di preparazione
settimanale, ma bisogna affrontarla e quindi onorarla nel modo che si
ritiene più opportuno. Per come la intendo io non metterò mai a
repentaglio l'integrità fisica dei titolari. Chiaro, tuttavia, che
nel momento in cui giochiamo lo facciamo per prevalere».