19.10.06

Melfi-Paganese: il commento del Quotidiano della Basilicata.

POCO PIU' DI un centinaio di paganti, ieri pomeriggio, nell'incontro
di Coppa Italia con la Paganese degli ex Peppino Palumbo, Massimo
Cilumbriello e Antonio Guarro.
Merito, anche, di prezzi d'ingresso identici al costo dei tagliandi
in campionato ma, effettivamente, coloro che non sono stati presenti
sugli spalti, per scelta o per lavoro, di uno stadio Valerio quasi
deserto, non si sono persi niente. Neppure stavolta, quindi, il Melfi
di Giacomo Modica è riuscito a soddisfare i "coraggiosi" che hanno
seguito la partita. Certo, conta il campionato dove bisogna risalire
la china, ma valeva pure per i campani che devono salvaguardare il
loro secondo posto in classifica.
Come pure la scelta, prevedibile, di dare spazio a chi ha giocato
meno ed a qualche promettente ragazzo del settore giovanile ma, pari
grado, ciò è stato applicato anche dagli ospiti. Anzi di più, visto
che il tecnico venosino si è avvalso di soli sei titolari. Il collega
siciliano, invece, ha schierato soltanto tre elementi della Berretti:
Lettieri, Russo e Petagine, tutti e tre debuttanti in gara ufficiale.
Gli altri protagonisti della sfida, pertanto, sono stati i calciatori
che fanno parte della prima squadra. Ma, nonostante questo, il Melfi
non non è riuscito a prevalere.
Niente di tragico, ovviamente, perché si è trattato pur sempre di un
appuntamento per un trofeo che non interessa affatto, ma se, almeno,
si cercava l'occasione per riguadagnare un pizzico di morale,
l'opportunità è stata sciupata. Tanto che pure i dirigenti, durante e
dopo la gara, hanno manifestato un palese malumore.
Per dovere di cronaca, tuttavia, si deve evidenziare che, ai punti, i
gialloverdi avrebbero meritato di prevalere ma è legittimo ricordare
che vince chi realizza i gol, non chi tiene palla. Il racconto del
confronto, pertanto, è abbastanza scarno. Nel primo tempo, si
segnalano un paio di tentativi dell'attaccante Palumbo. Specie nel
secondo caso, l'ex lavellese è stato bravo e sfortunato, quando la
sua girata dal limite si è stampata sul montante a portiere
avversario battuto. Gli azzurro-stellati hanno risposto con il noto
Corallo che, comunque, è stato ben tenuto dal diciottenne Lettieri.
Prima dell'intervallo, inoltre, Cilumbriello, condizionato da uno
scontro di gioco, ha respinto con i piedi un diagonale di Marano.
Stesso copione nella ripresa. Il Melfi dirige le operazioni, ma senza
riuscire a concretizzare in rete le manovre costruite. Ci si affida a
timide conclusioni dalla distanza, oppure alle lunghe rimesse
laterali di Schettino che,pur insidiose, non sortiscono effetti. Cosa
che avviene anche all'ingresso di Bifara, Faraone e De Lucia che,
tuttavia, sono reduci da infortunio. Il centrocampista, tra l'altro,
spreca una torre di Ginobili spedendo alto, sempre di testa,
sottoporta. L'attaccante ex Manfredonia, a sua volta, manca una
grossa opportunità, in pieno recupero, mandando alto sull'uscita
sbagliata di Cilumbriello. Sarebbe stato un contentino ma, in tempi
di magra, sarebbe stato benevolmente accettato. C'è ancora da
lavorare, insomma, per il gruppo di Modica, e pure tanto.