8.4.07

Palumbo: «Vedo sempre più vicini i play off»

Rovigo. Tutto in tre minuti. Tre minuti, per andare in svantaggio, pareggiare e per, quindi, tornare a casa con un pareggio importante. Tre minuti, soprattutto, per continuare a cullare il sogno dei play-off. L'allenatore Giuseppe Palumbo fa i conti a questo campionato e strizza l'occhio al risultato positivo colto a Rovigo. «Il pareggio è importantissimo - dice - in quanto ci permette di veleggiare nelle posizioni di vertice del campionato e di dare continuità ai risultati positivi che stiamo conseguendo nelle ultime giornate». Palumbo ripensa alla distinta che ha dovuto presentare al direttore di gara e si coccola ancora di più il pareggio strappato fuori casa. «Abbiamo giocato con diverse defezioni - ha precisato - Gli ultimi minuti della partita sono stati alquanto difficili, perché noi avevamo esauriti i cambi e in tanti erano acciaccati e abbiamo dovuto stringere i denti. Alla fine, però, torniamo a casa con un risultato utile, reso maggiormente soddisfacente dal fatto che abbiamo giocato non al meglio della condizione, contro una squadra che, di contro, si è dimostrata molto organizzata. Grande il carattere espresso da questa squadra». Il Rovigo è stato spesso pericoloso, anche se la Paganese si è dimostrata sempre capace di saper gestire la situazione. «In un paio di occasioni - continua Palumbo - i nostri avversari sono stati abbastanza pericolosi, ma ci può stare correre qualche rischio contro una formazione forte come questa. Direi che la Paganese non è mai stata veramente in difficoltà, anche se resta il rammarico per il gol subito per aver sbagliato un fuorigioco». Le ultime parole, il mister le spende per la corsa ai play-off. «Mancano cinque partite - conclude Palumbo - e può succedere ancora di tutto. L'importante è che, a questo punto della stagione, la Paganese sia in corsa per accaparrarsi un posto per la griglia che conta». Soddisfatto Vicedomini, autore del gol del pareggio. «Aspettavo questa gioia da tanto tempo - ha detto - e finalmente mi sento ripagato dei tanti sacrifici fatti. Quando Dossena ha respinto il calcio di rigore di Corallo, ero sicuro che la palla sarebbe venuta verso di me. Ci ho creduto e mi è andata bene».