17.5.07
Califano: «Nel mio futuro c’è la Paganese in C1» (da Il Mattino)
Gallipoli. Il "Califfo", al secolo Gianni Califano, bomber del Gallipoli (18 reti quest'anno che portano il suo bottino a quota 158, tutte realizzate in C1), sogna la Paganese. Tifa per la Paganese, smania dalla voglia di vederla promossa, Spal permettendo, e dice: «Prima di smettere vorrei chiudere a casa mia la carriera. Ma se ciò deve accadere, voglio che avvenga quando sono ancora al meglio e non un calciatore da rottamare». Si parlasse di politica, piuttosto che di calcio, si potrebbe immaginare ad una dichiarazione d'intenti o, quanto meno, ad un contatto che Califano, in questi giorni al sole di Gallipoli dopo le fatiche del campionato, non smentisce: «Ho un buon rapporto con il direttore Cocchino D'Eboli e non nascondo che la corte dell'anno passato non mi ha lasciato indifferente. Ma adesso ci sono in ballo gli spareggi, per correttezza e rispetto verso chi se li è sudati e guadagnati mi sembra giusto non parlare di futuro ma soltanto di presente per la Paganese. Poi quello che verrà è tutto da valutare. Io ho un altro anno di contratto, tanta voglia di giocare, un fisico integro e un desiderio forte di segnare ancora tanti gol». Con chi, non è possibile anticiparlo, ma una Paganese promossa in C1 aumenterebbe le probabilità di vedere il "Califfo" in azzurrostellato: «Non è una questione di categoria - la risposta di Califano lascia sperare i tifosi paganesi - ma di progetti, di stimoli. Vediamo come va a finire, io sarà al Torre contro la Spal a tifare con tanto di maglia e sciarpa al collo e sono sicuro che la Paganese ha tutto per vincere i play-off e guadagnarsi quella C1 che manca da tanto tempo a Pagani». Califano arriverà nella sua città per il fine settimana: sette giorni con i genitori, il fratello Michele, che della Paganese n'è stato capitano, e l'altra domenica allo stadio. Non esclude neppure un blitz a Ferrara per il match di ritorno: «Se ci sarà l'occasione andrò pure in trasferta. Ma adesso pensiamo - parla come il più accanito dei tifosi - alla prima partita che non ci vede sfavoriti: la squadra ha dimostrato di godere di ottima condizione fisica e mentale e sono certo che non si lascerà condizionare dal dover giocare in casa la prima partita. Il gioco espresso da mister Palumbo mi lascia fiducioso e io, ho piacere ricordarlo, con il Savoia ho vinto gli spareggi per la serie B arrivando quinto in campionato ed eliminando in semifinale il Palermo e in finale la Juve Stabia. Ho fondati motivi per immaginare un futuro identico anche per la mia Paganese». Racconta aneddoti, incita quelli che potrebbero diventare i compagni di domani e, infine, Califano pronostica anche l'uomo che potrebbe fare la differenza contro gli estensi: «Per me Scarpa è di altra categoria, un calciatore in grado di fare la differenza anche in C1. Se sta bene lui la Paganese gioca in dodici e aumenta le probabilità di guadagnarsi la finale. Intanto per come ha giocato quest'anno merita il salto di categoria , ma gli spareggi sfuggono ad ogni regola e quel che conta è avere testa e gambe in forma. Qualità che ritrovo in questa squadra». E che si ritrova quando dice che: «Prima di smettere vorrei indossare la maglia azzura con la stella e voglio farlo prima che sia tardi».