4.9.07

Cosco obiettivo: «Giusta la sconfitta» (da Il Mattino)



CLAUDIA MERCALDO Lecco.«Una sconfitta meritata». Non cerca alibi Vincenzo Cosco. È eloquente il commento dell’allenatore azzurro-stellato al termine della gara contro il Lecco. «Non hanno rubato nulla anzi, ci hanno dominato a parte i primi dieci minuti. Onestamente mi aspettavo qualcosa in più». Strana la gara della Paganese. Buona partenza, poi calo improvviso fino all’inaspettata espulsione di Bonfanti. Sembrava un segnale positivo, invece, il Lecco si è rimboccato le maniche spinto dal tandem offensivo Vieri-Savoldi. «Ci hanno messo sovente in difficoltà. La nostra, invece, è stata una prestazione da bocciare nel complessivo. Penso che tutti abbiano visto cosa non abbiamo fatto», prosegue Cosco. Eppure, si sperava in una reazione diversa dopo la sconfitta interna contro il Sassuolo: «Abbiamo lavorato una settimana per dimenticare l’immeritato passo interno di domenica scorsa. Evidentemente, non siamo riusciti a superare il trauma psicologico. Mi spiace, soprattutto per la società e per i nostri tifosi. È una sconfitta severa e ripeto ineccepibile. Non si può giocare bene per dieci minuti e poi sparire dal campo. È inaccettabile per una squadra che dovrebbe lottare sempre su ogni pallone. Abbiamo un obiettivo, un traguardo che si chiama salvezza». Le potenzialità, però, ci sono. «Certo, sono convinto che questa squadra ha i mezzi per salvarsi. E non importa se il gol del Lecco era in fuorigioco. Anche la terna arbitrale sbaglia. Potevano gestire meglio la situazione, magari alzando il baricentro e costringendoli a rintanarsi nella propria metà campo». Giocare in superiorità numerica per oltre un tempo e non riuscire a creare pericoli effettivi è un pessimo biglietto da visita. «Sono d’accordo. Dovevamo insistere di più. Magari avrò qualche alternativa quando saranno disponibili Scarpa, Taua e Fumai. Gli assenti, però, hanno sempre torto. Chi è andato in campo doveva fare di più». Sembra quasi una promessa ai tifosi ed alla società. «Si è proprio così. Prima di tutto è una promessa che dovremo fare a noi stessi. Qui sono tante le cose in ballo. Ad esempio, settimane di sacrificio e di duro lavoro sul campo. La Paganese in questo campionato è una matricola e deve avere una mentalità diversa rispetto alle altre. Abbiamo perso perché siamo stati poco reattivi in alcune situazioni, lasciando troppo spazio agli altri» spiega l’allenatore che conclude: «Martedì discuteremo su cosa non funziona. I panni sporchi si lavano in famiglia e tra persone adulte e responsabili troveremo i rimedi necessari. Ai tifosi chiedo un po’ di pazienza».