5.10.07

Andrea Cano è già concentrato sulla Paganese: «Mi andrebbe bene anche vincere 4-3...» (da Il Gazzettino di Padova).



Dalla palombella di Musacco alle bombe dell'argentino Cantoro. Dopo avere evitato un pareggio beffa nella sfida di domenica con il Manfredonia con una splendida parata a tempo scaduto sul tiro di un ex compagno, Andrea Cano nella prossima trasferta a Pagani dovrà guardarsi da un altro giocatore che ha indossato la sua stessa maglia. «Lucas racconta l'estremo difensore biancoscudato ha la dinamite nelle gambe e due polpacci così. Tira delle belle legnate e di certo vorrà dimostrare che a Padova hanno sbagliato sul suo conto».

Il desiderio di vendetta di Cantoro non sarà comunque il tema unico del match con il fanalino di cosa del girone: «Non si sa che partita potrà tirare fuori la Paganese, vista la propria situazione e considerato l'ambiente circostante. L'importante per noi sarà scendere in campo e giocarsela decisi e convinti di fare bene per dare continuità di risultati. Andrebbe bene anche un successo per 4-3...». Intanto, però, il portiere è reduce da una vittoria per 1-0, quelle preferite dalla sua categoria, ed è stato decisivo nella conquista dei tre punti. «Effettivamente, se la palla fosse finita in rete, non ci sarebbe stato più tempo per riorganizzarci. Sono molto contento, in particolare per la prestazione della squadra, con un primo tempo splendido e una ripresa in cui - parata a parte - pur arretrando un po' e dando maggiore campo agli avversari, non abbiamo rischiato».

Sicuramente la concentrazione è una dote fondamentale per un estremo difensore, che può essere impegnato anche una sola volta nel corso della gara. Ma come si può allenare tale elemento? «Se giochi in questo ruolo, ti viene naturale; io cerco di lavorarci su, ma ritengo conti molto anche la tranquillità». È proprio la tranquillità lo stato d'animo con cui Cano vive la presenza in panchina di un collega di valore come Mondini: «La cosa non mi crea alcuna pressione particolare. Anzi, è uno stimolo in più avere alle spalle un portiere che ha pure vinto uno scudetto con la Lazio. In allenamento vedo che mi aiuta e mi dà utili consigli. Se poi l'allenatore farà giocare lui, non c'è problema. Se vincessimo il campionato con Mondini in porta, sarei contento. Penso ad allenarmi e a fare il mio meglio, con gli inevitabili alti e bassi». Questi ultimi in passato, peraltro non frequenti, sono arrivati sempre a inizio stagione. Una coincidenza? «Quest'anno mi sono state spesso attribuite colpe per i gol presi dal Padova. Può starci che ti scappi una palla in uscita, ma l'unica volta in cui, pur non sbagliando intervento, forse potevo fare di più, è stato sul gol del Cittadella».

Sul fronte della preparazione, programma di lavoro a parte per Gentile (affaticamento muscolare agli aduttori) che salterà la partita di domenica; oggi rientrerà in gruppo Muzzi, alle prese con un fastidio al bicipite.

Intanto, ieri mattina a Roma la Corte di giustizia federale ha respinto il ricorso inoltrato dalla società biancoscudata in merito all'ammenda di cinquemila euro inflitta dal giudice sportivo dopo la partita Cittadella-Padova. Il Padova valuterà ora l'opportunità di ricorrere in un secondo grado di giudizio non appena sarà in possesso delle motivazioni della sentenza.

Andrea Miola