15.11.07
Il brianzolo tifoso della Paganese. L'intervista che mi ha fatto Filippo Salbini per calciopress.net
L'amico Filippo Salbini, autore del blog Paganese Calcio, mi ha fatto questa intervista per il sito CalcioPress.
Eccola:
Ciao Enrico, allora, vogliamo raccontare un po’ chi sei, e perchè hai questa passione per la Paganese ?
Si, mi chiamo Enrico e sono un tifosissimo della Paganese da quando avevo 15 anni. Sono originario di Monza da cinque generazioni, e non ho nessun legame con Pagani. All’età di 15 anni mi colpì il nome "PAGANESE" leggendolo il lunedì sulla Gazzetta dello Sport, che mio padre portava a casa alla sera. Da allora non ho più smesso di seguire la squadra. Quest'anno ho coronato il mio sogno di venire a Pagani per seguire la squadra e l'ho fatto per ben due volte durante le partite dei playoff che ci hanno portato in serie C1: contro Spal e Reggiana. Ho avuto così l'opportunità di festeggiare domenica 17 giugno la promozione con tutto il popolo paganese. I primissimi ricordi che ho della Paganese ricorrono ai tempi di Gennaro Rambone e Marcello Torre. Ho vissuto gli anni d'oro in cui ci siamo avvicinati alla serie B (promozione persa all'ultimo contro il Bari) e quelli di Vincenzo Montefusco che ci ha riportato in C1. Conservo ancora i ritagli della "Gazzetta dello Sport" di quei tempi. La prima partita della Paganese che ebbi la fortuna di seguire risale alla stagione 78-79: fu Empoli - Paganese (serie C1) quando perdemmo per 1-0 (il capitano era Iannucci). Ricordo che quella partita fu arbitrata dall'allora esordiente Pairetto. Un paio di anni dopo sono sceso in Toscana per Arezzo - Paganese quando eravamo in testa alla classifica. Poi sono stato l'anno scorso a Varese per le semifinali della poule-scudetto che vincemmo per 1-3. Infine, nella stagione appena conclusa (oltre agli episodi dei playoff già citati) ho visto le trasferte di Carrara e di Reggio Emilia. In entrambi i casi ebbi la fortuna di conoscere i giocatori azzurrostellati nell'albergo che li ospitava. A Carrara, a fine partita, il difensore Carmine Di Napoli, venne in curva a cercarmi per regalarmi la sua maglietta, a riconoscimento della mia storia particolare che tanto lo aveva colpito.
Quest'anno con l'inserimento della Paganese nel girone A, sei già stato molte volte al seguito della squadra in tutto il nord Italia giusto?
Si. Ho visto avverarsi un altro dei miei sogni legati alla Paganese: il desiderio di vedere, il mio personale derby con il Monza, città in cui sono nato e vivo. E così sarà, dato che la Paganese è stata proprio inserita nel girone del Monza e delle altre lombarde. Mi ha fatto veramente un effetto particolare assistere alla gara al Brianteo, mai avrei immaginato che questo desiderio si potesse avverare. Per me che, da ragazzino e prima che la Paganese entrasse nel mio cuore, correvo tutte le domeniche al vecchio stadio Sada di Monza a vedere le partite della squadra della mia città, assistere alla partita di quest'anno contro la mia amata Paganese è stato il massimo. Ma i derby personali non si limitano a Monza - Paganese. La squadra azzurrostellata è gia venuta a giocare dalle mie parti, contro il Lecco, città dove abita mia sorella, a Sesto San Giovanni, dove abita mio fratello, e a Legnano, paesino a nord di Milano, dove abitava una mia ex-fidanzata. Insomma, tanti derby del "cuore".
Grazie mille Enrico per averci raccontato questa bella e singolare storia di calcio. Noi tutti contraccambiamo, e stanne certo che nel mondo odierno, dove le storie che hanno un sapore di favola sono sempre di meno, siamo sicuri che a tutti i lettori di calciopress farà piacere conoscere la tua personale storia.
Filippo Salbini – www.calciopress.net