di Franco Bacciolo
E' arrivata la vittoria. E va bene, anzi benissimo.
Ma del gioco ne parleremo un'altra volta, perchè oggi gli arancioneroverdi si sono presi il loro bel anno sabbatico e non si sono visti se non per una serie infinita di rinvii il cui obiettivo era ... cercare che il pallone andasse più lontano possibile.
Per essere sinceri il Venezia si è anche visto in tre occasioni da urlo nel primo tempo soprattutto dopo essere andato in vantaggio, quando, in posizione straordinariamente favorevole, ci hanno pensato prima Manolo Gennari, poi Romondini a sparare addosso al portiere ospite. Il Venezia era andato a segno al 28' grazie ad un lancio millimetrico di Collauto che aveva pescato la testa di Ezio Brevi appostata sul secondo palo, gol a colpo sicuro.
Prima del gol c'era già stata la prova generale, ma in quella occasione Mattia Collauto aveva colto in pieno la traversa al 21'pt direttamente da calcio di punizione.
Francesco Scarpa, immediatamente dopo il gol di Brevi aveva interpretato al meglio il suo cognome veneziano (ma lui è napoletano) facendo uno slalom a era riuscito ad opporsi il solo Aprea che, con uno straordionario volo, aveva messo in angolo.
E dopo il gol il Venezia ha sprecato la possibilità di raddoppiare nelle opportunità prima indicate. Prima era stato Gennari al 32'pt ad involarsi solitario dopo aver driblato Lopez ma l'uscita del portiere Botticella aveva irretito Manolo che si vedeva ribattere il tiro con la punta delle dita.
Successivamente, si era al 40'pt, Romondini si beveva l'avversario in contropiede e sparava a botta sicura incontrando, però, la resistenza del portiere che blpoccava.
Fine della trasmissione.
Perchè, se gli arancioneroverdi potevano pensare di fare un bel boccone degli avversari visto l'andazzo delle cose, la seconda parte della partita rafforzava gli sbadigli che già nel primo tempo non erano mancati.
Sbadigli che avrebbero potuto tramutarsi in rimbrotti se al 46'st Aprea non avesse sventato un colpo improvviso di Cantoro sopra la traversa.
I tre punti ci sono, adesso converrà sistemare i meccanismi.