14.1.08
Il Padova più brutto cade a Legnano.
di Marco Zorzo (leggonline.it)
Ezio Rossi martedì scorso è stato (purtroppo) un buon profeta. Il tecnico del Padova, alla ripresa della preparazione in vista della trasferta lombarda, aveva avvertito i suoi: «Del Legnano non mi fido». Appunto. Dicevano: la società dell’hinterland milanese è quasi al collasso (economico), tre giocatori ceduti nella prima settimana del mercato riparatore. Il tecnico Notaristefano che se la prende con i suoi dirigenti. Tutti ingredienti che potevano e dovevano favorire il lanciatissimo Padova. E invece i biancoscudati hanno fatto flop, rimediando la quinta sconfitta stagionale. La firma è di Romeo, lo stesso che aveva messo in apprensione la Rossi-band nella gara d’andata (finita 1-1) all’Euganeo. Stavolta la sua zuccata basta e avanza per far risorgere dalle cenere della crisi più profonda il Legnano. Così Muzzi & C. scivolano al quinto posto e a -7 dal Cittadella, ora solitario padrone del girone A di C1 a quota 40.
Pura illusione, l’avvio padovano: Di Nardo e Rabito danno l’impressione di essere in palla. Ma poi ecco quelli con la maglia lilla: Lanteri la mette dentro, ma dopo essersi aggiustato il pallone col braccio. E quindi ammonito. Però i padroni di casa, in quel campicello che assomiglia tanto a un orto più che a un terreno da calcio, si trovano a meraviglia. Sfiorano pure il bersaglio, con Cano, che si guadagna la pagnotta con un colpo di reni su Lanteri, abilissimo in torsione (ricordate Varricchio a Monza?). Lo stesso Airone, prima del riposo, ha la grande occasione, ma spara sull’uscita di Grillo, ispirato da Faisca.
Ripresa. Dentro Muzzi, fuori di Nardo. Ma è ancora il Legnano a farsi pericoloso con Romeo: la sua rovesciata è neutralizzata in due tempi da Cano. Risponde Muzzi, ma Grillo non si fa sorprendere. Poi Lanteri si mangia un gol fatto, prima del miracolo di Cano, sempre su Lanteri.
E’ il prologo al gol, meritatissimo, dei padroni di casa: angolo e Romeo, di crapa, non fallisce l’appuntamento. Stop, in pratica la contesa finisce qui perché la reazione del Padova è inesistente.