26.2.08

Cantoro: grazie Enrico, mi hai salvato la vita (Gazzetta dello Sport).

Arresto cardiaco contro il Foggia. Parla l´argentino dopo la grande paura Il giocatore, dopo il buon esito di tutte le analisi, oggi lascerà l´ospedale ! L´attaccante della Paganese: «Devo la vita al medico Cascone. Più che a un calciatore, ha ridato sollievo a un padre».

Inizia da una lettura della Gazzetta il «day after» di Lucas Maximilian Cantoro, ripresosi dal grave incidente di gioco di cui è stato vittima nella gara con il Foggia. L´attaccante si è subito informato delle cronache dell´8ª di ritorno: turno da dimenticare per la squadra azzurrostellata, ma che rimarrà impresso per il calciatore argentino.

SCONTRO E SCONFORTO - «Al 13´ del primo tempo —dice Cantoro —, su uno stacco di testa su un cross dalla sinistra, ho impattato contro il portiere Agazzi e ho perso conoscenza». I gesti di sconforto di capitan Scarpa facevano calare il gelo sul Torre. Il medico sociale Enrico Cascone, ne constatava l´arresto cardiaco e immediatamente gli effettuava il relativo massaggio.

RICONOSCENZA - «È stato lui il mio salvatore — dice l´argentino —, gli sarò riconoscente per la vita: gli ho regalato la maglia che indossavo al momento dell´infortunio, per ricordargli che ha regalato una nuova vita a un calciatore e soprattutto a un padre». E alla famiglia è andato il primo pensiero di Cantoro, trasportato subito all´ospedale di Nocera Inferiore, dove è tuttora ricoverato.

LA FAMIGLIA - «Ringrazio Dio di avermi fatto rivedere mia moglie Natasha e i miei figli Priscilla, 3 anni, e Jordan, di uno, che vengono prima di tutto. Domenica ho vissuto l´esperienza più brutta, ma ne ho ricavato qualcosa di positivo: ho riscoperto quanto è importante poter gioire dell´amore delle persone più care. Davanti a queste emozioni, la gioia per un gol o la delusione per una sconfitta non hanno alcun valore».

DECORSO - Cantoro sta ricevendo tutte le cure del caso, le analisi hanno dato esito negativo e la sua uscita è prevista per oggi. «Ho solo un po´ di fastidio alla testa e di dolore alla spalla sinistra, ma il peggio è passato. Voglio ringraziare — dice Cantoro — anche i miei compagni, mi hanno chiamato in tanti e spero presto di tornare presto ad allenarmi con loro». In bocca al lupo, Cantoro.

Gazzetta dello Sport - Antonio Campitiello

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