18.2.08
Chiappini: «Ci siamo arresi all’avversario» (Il Mattino).
Padova. Al termine del match, nessuno aveva voglia di parlare. Da un lato c'era il Padova, vittorioso ma in silenzio stampa da quasi un mese. Una decisione presa in un momento non brillante per la formazione veneta sul piano dei risultati ed una serie di circostanze problematiche che hanno contornato le vicende societarie delle settimane passate. Dall'altro lato, invece, l'amarezza ha preso il sopravvento. Tra gli azzurrostellati c'era soltanto tanta voglia di tornare a casa. Non hanno parlato i calciatori e si è presentato il solo tecnico Chiappini. Il mister ha subito voluto dare uno sguardo alla classifica, in modo da cercare di capire subito la situazione in graduatoria della Paganese dopo questa deludente domenica. E chiaramente, Chiappini non vi ha trovato elementi di consolazione. «Rimaniamo ancorati alla penultima posizione - ha commentato con amarezza - e anche il margine per evitare i play-out si è allontanato, con la vittoria della Pro Sesto. Siamo consapevoli di trovarci nel bel mezzo di una lotta difficile per mantenere la categoria. In questo momento, però, è opportuno guardare avanti con fiducia. I conti si faranno alla fine». Ha allargato le braccia Chiappini, ma non in senso di resa. Non ha per nulla intenzione di mollare, ci mancherebbe. Ma la delusione è tanta per una prestazione altamente deludente della squadra. Il commento sulla partita è stato sincero, non ha voluto accampare scuse l'allenatore azzurrostellato.«Sono deluso della nostra prestazione - ha detto -, soprattutto per come abbiamo affrontato il primo tempo. Ci siamo arresi subito all'avversario, comunque più forte di noi. Non è questa la mentalità che ci può condurre alla salvezza, dobbiamo cambiare registro, soprattutto in trasferta». Mister Chiappini ha precisato meglio il concetto su quello che è mancato alla Paganese. «Siamo mancati, a mio modo di vedere, nelle componenti fondamentali che consistono in cattiveria agonistica e determinazione. Questo fattore ci ha senza dubbio penalizzati, perché sono del parere che si possa vincere così come perdere sul campo, ma sempre dimostrando di saper lottare con spirito di sacrificio. Noi invece abbiamo peccato proprio in questo. Ad esempio, l'episodio del calcio di rigore, che ci ha visti protagonisti in positivo, avrebbe dovuto darci l'entusiasmo per iniziare a giocare come sappiamo. Invece abbiamo preso gol subito dopo. E di fronte ad un Padova solido e votato all'attacco come quello visto contro di noi non sarebbe stato possibile uscire indenni senza fare qualche cosa di concreto».