19.2.08

Ex-paganesi: la rinascita di Fummo: «È terminato un incubo» (Il Mattino).



FILIPPO ZENNA Scafati. 13 maggio 2007, 17 febbraio 2008, duecentottanta giorni di anonimato, di astinenza, di sofferenze ed ansia. Paganese-Poggibonsi, ultima giornata dello scorso torneo, Scafatese-Cisco Roma, ventiquattresimo turno del torneo in corso: in mezzo la lunga, infinita odissea di Marco Fummo, iniziata in una calda serata di agosto, in un acceso derby di coppa con la Juve Stabia, in uno scontro di gioco violento che gli avrebbe procurato la frattura del malleolo. Paganese-Poggibonsi e quell'ultima di undici reti realizzate in una stagione strepitosa sarebbe rapidamente diventata un ricordo sbiadito, lontano, archiviato e sostituito dalle sofferenze dell'intervento chirurgico e delle lunghe terapie riabilitative. 13 maggio 2007, 17 febbraio 2008, duecentottanta giorni dopo il destino ci avrebbe messo lo zampino: convocazione a sorpresa per la sfida con la Cisco Roma, lancio ancor più inatteso nell'undici titolare e cinquantaquattro minuti dopo, su assist di Baylon, il piedone destro per infilarla sotto l'incrocio dei pali, proprio nel giorno del suo ventisettesimo compleanno. «Miglior modo per festeggiarlo non poteva esserci - sorride con serenità Marco Fummo - Quasi non credevo ai miei occhi quando ho visto la sfera terminare in fondo al sacco: ho provato una gioia immensa, indescrivibile». Di quelle che archiviano in un sol colpo nove mesi da incubo, trascorsi senza gol, inseguendo l'ombra del bomber che aveva incantato Pagani, lanciandola verso la C1 coi suoi undici sigilli. «Era passato tanto, troppo tempo da quell'ultima volta ed iniziavo ad avvertire il peso schiacciante di un'astinenza così lunga. L'infortunio d'inizio stagione mi ha tagliato le gambe costringendomi a vivere per oltre cinque mesi lontano dal rettangolo di gioco. Il peggio adesso me lo sono messo alle spalle: già ritrovare il piacere del campo era per me motivo di soddisfazione, figurarsi se accompagnato anche dal gol». La strada, tuttavia, che porta al miglior Fummo è ancora lunga ed è lo stesso attaccante napoletano a confessarlo: «Devo ancora lavorare tanto per raggiungere la condizione fisica ottimale, ma il gol realizzato contro la Cisco Roma mi agevola in tal senso, mi permette di ragionare con più serenità e con maggiore fiducia». Il nuovo obiettivo di Marco Fummo si chiama continuità: «Spero di trovarla al più presto, di regalare nuove gioie ai tifosi, di rendermi utile per la causa della Scafatese, che ha atteso con tanta fiducia in questi cinque mesi e mezzo lunghissimi, interminabili. Siamo a due punti dalla zona salvezza, ma il percorso è ancora irto di ostacoli. Ora ci aspettano due trasferte consecutive molto insidiose contro Monopoli e Cassino. Speriamo di raccogliere quanti più punti è possibile e di avvicinarci così al traguardo della permanenza in C2».