25.2.08

La partita contro il Foggia era un'ultima spiaggia.

Grande attesa per una gara, quella tra Paganese e Foggia, nella quale vigeva la convinzione di un trasformismo inquietante degli atleti paganesi: per un verso leoni pronti ad azzannare l’avversario, sia pur esso di grande prestigio e caratura, per l’altro inclini a voler recitare la parte della vittima sacrificale, giocando senz’anima, senza identità.
Le mutevoli ed altalenanti prestazioni dei giocatori in maglia azzurro-stellata riportano inevitabilmente alla mente la storia del dottor Jeckyll e Mr Hyde, personaggio fantastico inventato dalla fertile fantasia di Stevenson.
Basta considerare che dei 19 punti racimolati fino ad oggi, 17 sono quelli guadagnati tra le mura amiche, dove si comportano da veri leoni, mentre subiscono un’ingente trasformazione in fase di trasferta.
Per questa stagione, in cui tutto sembra ormai sull’orlo del precipizio, l’obiettivo da raggiungere rimane la salvezza.
I tifosi biancoazzurri si aspettavano un pronto riscatto dalla gara contro i satanelli, ma hanno riscontrato soltanto tanta delusione ed amarezza: sono stati testimoni di una prestazione sconfortante. Per questa giornata le parole "sconforto" e "contestazione" sono quelle che meglio di tutte esprimono le sensazioni dei tifosi campani:"C'è ancora un clima ostile fuori dallo stadio.”- dichiara un tifoso biancoazzurro- “Poco fa il Presidente è venuto a parlare con alcuni di noi, ma c'è poco da dire....Lo sconforto è totale. Di questa squadra c’è poco da salvare! Pochi onorano e rispettano la maglia che indossano.
Il primo tempo almeno abbiamo corso un pò...poi Cantoro s'è fatto male ed è entrato Osso: l'unico a fare qualcosa di buono e a provarci. Per il resto abbiamo fatto ridere, ma il Foggia non è stato da meno. Ai rossoneri sarebbe bastato un pareggio, ma alla fine abbiamo fatto vincere loro, regalandogli un bel rigore."
Dichiarazioni che mettono in risalto l’ amarezza più totale per una squadra che ha davanti a sé un futuro di certo non roseo. A dir dei paganesi la sconfitta non è assolutamente imputabile ai grandi meriti della compagine di Galderisi, che si godono la quinta vittoria consecutiva ed il lieto momento in zona playoff. Una squadra, quella campana, composta da elementi di centrocampo poco inclini all’interdizione, una difesa poco attenta ed un attacco molto sterile.
Nel calcio si può anche essere sconfitti, ma come dice saggiamente anche il presidente Trapani: “E’ inconcepibile perdere giocando una gara senza nerbo, senza anima”. Proprio per questo fino a sera i tifosi hanno contestato la squadra, chiedendo spiegazioni al Presidente e soprattutto maggiore impegno.
Gli avversari da oggi in poi saranno tutti uguali e tutti da considerare dello stesso valore. Queste restanti gare dovranno essere viste come un valido banco di prova per l’ormai inevitabile coda del campionato: i play-out, che consentiranno loro di difendere la categoria faticosamente conquistata nella passata stagione.

Claudio Castracane - Redazione Foggialandia.it