18.2.08

Padova in zona playoff (Il Mattino di Padova).



di Stefano Edel - Il Mattino di Padova

Mai apparenza si è rivelata più ingannatrice di lunedì, quando, nel suo stadio e sotto i riflettori, il Cittadella aveva lasciato l'intera posta in palio al Foggia di «Nanu» Galderisi. Partita persa in modo netto dai granata, i quali sembravano essere entrati in crisi. Invece, che ti combina la truppa di Foscarini? Sbanca Sassuolo, rimettendosi prepotentemente in corsa per il primato. E questo mentre il Padova centra - era ora - il primo successo del suo tormentatissimo 2008.

Insomma, il calcio di casa nostra è tornato ad alzare la testa, ricacciando indietro i fantasmi, agitati, a dire il vero, più sulla sponda biancoscudata che non sotto le mura di provincia, di possibili crolli a due/terzi di campionato. Con dieci partite da disputare, da qui al 4 maggio, quando si conosceranno i verdetti finali, la caccia sia alla promozione diretta in B che alle quattro posizioni che consentono di giocarsi la seconda carta utile per salire tra i cadetti è più che mai aperta. Certo, il colpo del "Citta" in Emilia fa sensazione: non solo perchè ribadisce lo spessore in versione esterna di Iori e compagni, ma per il fatto che domenica al Tombolato è attesa la Cremonese. Classifica alla mano, significa uno scontro diretto per la leadership che potrebbe pesare tantissimo agli effetti del traguardo finale.
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Venendo al Padova, la giornata di ieri resterà impressa nella memoria di molti. L'amarezza e lo sconcerto sono palpabili fra gli ultras, ma lo sono ancor più fra i dirigenti della società. Abbiamo (ri)visto un Cestaro preoccupato e deluso, consapevole che per cambiare le cose occorreranno mesi di duro lavoro, ma anche di regole chiare da far rispettare dentro lo stadio e nei rapporti esterni. La vittoria è servita, se non altro, a restituire il sorriso al presidente, anche se si è trattato di un sorriso a denti stretti, perchè i problemi da risolvere restano tanti, e non solo con la curva. Il gioco del Padova non scorre più fluido come una volta, la squadra procede a "strappi", lo schema del rilancio lungo a cercare Varricchio è diventato la sola variante alla percussione sulle fasce (quando va bene e Baù trova il modo di sfondare, altrimenti anche lì si rischia di essere prevedibili).
Caro Rossi, bisognerebbe fare qualcosa in più e in meglio. Andando avanti così, il timore è di dover soffrire sino all'ultimo per centrare questi benedetti playoff.

Nella foto il primo gol del Padova.