3.2.08

Pro Sesto scatenata, la Paganese affonda (Il Mattino)

ROBERTO DI SANZO Sesto San Giovanni. Dura tredici minuti la Paganese di Chiappini: il tempo di subire il primo gol e sfaldarsi, il tempo di archiviare le prime battute positive e riscoprirsi abulica, timorosa, incerta, preda della Pro Sesto e dei suoi stessi limiti. Che il tecnico prova a nascondere varando un inedito 4-3-1-2, portando così Scarpa tra le linee - dimensione ideale per il fantasista e leader azzurrostellato - a supporto di Fanasca e dell'appesantito Cantoro. Lì nel mezzo, pur orfana di un regista di ruolo, la Paganese si organizza coi muscoli di Cossu ed il dinamismo di Fusco e Marino. Ma è lungo le fasce, inevitabilmente scoperte, che la formazione di Chiappini va in grosse difficoltà: Maah è uno spauracchio per De Giosa col suo moto perpetuo lungo la corsia di destra, Mendil un autentico incubo per l'adattato Lopez con i suoi movimenti a tagliare da sinistra verso il centro, con le sue accelerazioni, con la sua grosse dote di tecnica pura. E poi c'è Laner, che offre un discreto contributo alla fase offensiva, che accorcia sulle punte, quando può si sovrappone a Maah e manda così in tilt i meccanismi di retroguardia della Paganese: capita così al 13' quando la mezz'ala della Pro Sesto si sgancia dalla linea dei centrocampisti e da destra serve in area Mendil che, lasciato incredibilmente libero da Lopez, deposita di testa in rete senza che Botticella potesse far nulla. La reazione della Paganese è sterile, confusa, più che altro affidata agli spunti dei singoli: al 26' Fusco da buona posizione calcia debolmente tra le braccia di Zappino, tre minuti dopo Marino, servito magistralmente da Scarpa, si fa anticipare da Preite al momento del tiro. La partita ha un peso notevole nell'economia salvezza, ma la Paganese difetta in concentrazione e lo conferma poco dopo la mezz'ora quando arriva il gol che chiude virtualmente i conti: Cattaneo fa il bello e il cattivo tempo sulla fascia sinistra, trova una prateria libera, supera in dribbling l'imbarazzato Lopez (mai aiutato a dire il vero con efficaci raddoppi) e con un tiro-cross senza troppe pretese inganna l'incerto Boticella. Chiappini ci mette un tempo per sostituire Lopez con Fumai, per metter toppe sulla fascia destra, non per cambiare la Paganese, che dagli spogliatoi ci esce ancor più involuta e timida rispetto alla prima frazione di gioco. Fusco quasi si isola, Cantoro resta un oggetto misterioso e il solo Scarpa non basta per rimettere in piedi la formazione azzurrostellata. Che, anzi, continua a soffrire la spinta della Pro Sesto (all'11' Musetti fa la barba al palo) e rimedia anche il terzo gol al 20': Lambrughi arriva di testa su un cross di Mendil, Botticella si supera e respinge, ma non può nulla sul tap-in successivo di Preite. La partita non ha più storia: Laner potrebbe addirittura calare il poker, ma sciupa da ottima posizione e soltanto Scarpa tiene in vita la Paganese proponendosi prima alla mezz'ora (serpentina e conclusione fuori di poco) poi al 35' (botta da fuori che chiama al difficile intervento Zappino). Poco, troppo poco per pensare con ottimismo alla salvezza.