6.4.08
Venezia in caduta perenne, anche la Paganese fa festa (vesport.it)
Anche la Paganese fa festa.
Chiunque incontri negli ultimi mesi il Venezia (fatta eccezione per il Padova di una ventina di giorni fa) sa che se arriva il Venezia può tirare fuori dalla cantina lo champagne, perché il brindisi è garantito.
La malandata (fino a ieri) formazione di Pagani porta a casa tre importantissimi punti, mentre il Venezia deve e veramente pensare a strappare quei quattro punti che mancano alla salvezza. Sarà una impresa perché tutti corrono (o cercano di farlo) mentre gli arancioneroverdi sono squassati da tutte le parti e da tutti.
Veramente impensabile un girone di ritorno da derelitti come quello che stanno facendo giocatori che all’inizio campionato tutto sembravano ma non di certo degli agnellini sacrificali.
Oggi come oggi, basta un affondo di qualche sconosciuto giovanotto per farsi beffe di una difesa di burro (con le debite scuse per il burro). Lasciamo perdere il centrocampo, che come si sa, non è mai esistito. Mentre in attacco, da quando si è infortunato Manolo Gennari, è puro eufemismo definire tale. E così…
L’inizio del Venezia è traumatico. Non passano due minuti che la Paganese va in vantaggio su calcio di punizione che Fusco riesce ad infilare in mezzo a mille gambe e braccia.
Gli arancioneroverdi cercano l’immediato recupero e vengono infilati al 10’pt in contropiede da Cantoro che brucia la difesa sbilanciata, avanza e batte Lotti.
Arriva il panico in casa lagunare. Il Venezia perde la necessaria tranquillità e non combina nulla nonostante il possesso palla.
A furia di dai e dai arriva finalmente il gol arancioneroverde. Su angolo battuto da Collauto la palla arriva a centro area ad Ezio Brevi che colpisce prepotentemente di testa ed infila il portiere della Paganese al 41’pt.
Nel secondo tempo Michele Serena mette ben presto in campo due attaccanti togliendo le due ali (Collauto e Pradolin) e inserendo gli unici due avanti disponibili (Pepe e Poggi). La partita si risveglia e il Venezia, oltre che gestire il possesso del gioco, si fa più aggressivo in avanti.
Al solito, però, le manovre sono sterili e i pochi tiri vanno sempre fuori dalla luce della porta della Paganese.
Entra anche Mateos al posto di Grighini al 22’st e più sblilanciato in avanti di così il Venezia non potrebbe essere. Ma la gran mole di lavoro è sempre inutile se nessuno neanche minimamente si avvicina al gol.
Mattielig viene spintonato appena dentro l’area avversaria al 37’st, ma l’arbitro dice che non è fallo.
Tutti gli arancioneroverdi in attacco (sterile e forsennato) e nell’immancabile beffardo contropiede la difesa veneziana si trova sbilanciata e Cantoro va a segnare la sua doppietta personale. Notte fonda in casa lagunare e ritorno a casa con l’ennesima sconfitta.
Finirà mai questa interminabile pena?
vesport.it
Nella foto: i tifosi veneziani giunti a Pagani (foto tratta dal forum Essere Paganesi).