4.5.08
Dagli altri campi: Manfredonia, vittoria beffarda che non evita ai sipontini la retrocessione.
MANFREDONIA- Finisce l’avventura del Manfredonia in serie C1 dopo tre stagioni consecutive. Non basta il gol allo scadere di Sau per evitare la retrocessione diretta in virtù degli scontri diretti proprio contro il Verona.
La gara inizia con 12 minuti di ritardo per consentire la regolarità del campionato. Infatti l’ispettore del campo attende il fischio d’inizio da Pagani e Lecco e poi dà il via.
Si parte con i sipontini arrembanti e spettacolari. I veneti sono alle corde e subiscono la netta supremazia degli avversari. Al 10’ il primo gol. Filippini viene lanciato a rete da Pirrone e costringe al fallo in area il diretto marcatore. Si incarica della battuta lo stesso Filippini che non sbaglia.
Il Manfredonia gioca bene e mette in difficoltà gli scaligeri con trame di gioco veloci ed a tutto campo. Al 27’ Burrai fa gridare al gol direttamente su calcio di punizione. La barriera devìa la traiettoria ma De Andrade miracolosamente riesce a respingere in tuffo.
Qualche minuto prima Cissè approfitta di un regalo di Bergamelli per presentarsi davanti a Bindi ma spara a lato. Il Verona è squadra modesta con buone individualità in attacco.
Il Manfredonia fa pressing e corre molto ma dimostra ancora una volta una chiara fragilità in difesa. Il primo tempo si chiude sull’1-0. Intanto a Pagani si è ancora sullo 0-0.
Manfredonia e Verona sono virtualmente agli spareggi. Ma nel secondo tempo tutto cambia. Come era prevedibile la Paganese va in vantaggio e, soprattutto, il Verona pareggia sull’unica conclusione nello specchio della porta.
Un tiro senza pretese di Zeytulaev sorprende Bindi che lascia sfilare la palla tra il corpo e il palo alla sua sinistra. Si tratta di una vera e propria papera. I sipontini accusano il colpo così come la tifoseria che ammutolisce. Il Verona gestisce discretamente il risultato.
Pensabene inserisce la quarta punta Giglio al posto di Pirrone. Forse era più logico sostituire un difensore. Così facendo ha consegnato il centrocampo in mano ai veronesi.
Lo sconforto per un attimo diventa speranza per il provvisorio pareggio del Cittadella. Ma il sogno si infrange pochi minuti dopo con il nuovo e definitivo vantaggio campano.
E’ quindi inutile il 10’ gol stagionale di Sau che non serve a evitare la retrocessione diretta. Fallisce quindi il progetto della società di puntare su una squadra giovane, anche se il gioco non è mancato. Sarebbe stato sufficiente investire su un elemento per reparto a gennaio ed oggi sicuramente si festeggerebbe la salvezza.
La peggior difesa del torneo, scelte tecniche non sempre adeguate da parte di Pensabene, schemi tattici ormai obsoleti e tanto altro condannano oggi il Manfredonia ad un’amara retrocessione dopo 13 anni. Occorre voltare pagina e ripartire dalla C2, salvo penalizzazioni o ripescaggi.
Matteo Mancini - www.manfredoniacalcio.com
Nella foto il tecnico del Manfredonia Pensabene.