LECCO - È soddisfatto, ma sa di non aver ancora vinto la guerra, ma solo una battaglia. Mister Gianfranco Motta si presenta negli spogliatoi con il piglio di chi ha fatto tutto il suo dovere.
Il resto, si vedrà: «Avremmo potuto concretizzare meglio qualche occasione che ci è capitata sui piedi, però abbiamo creato molto. Diciamo che abbiamo fatto il massimo per le caratteristiche che abbiamo. E poi c'era sempre da tenere Scarpa e i suoi possibili contropiede. Li abbiamo evitati, tranne che in un'occasione». Sul gol di La Cagnina, contestatissimo dai paganesi, Motta è sincero: «Sembra che ci sia stato un tocco di mano, ma se contiamo che stava per fare gol Chianese...». Il mister bluceleste ha voglia di scherzare: «Pensavo fosse finito il calcio quando ho visto Chianese che stava per metterla dentro, invece poi le cose sono tornate alla normalità e ha segnato José». La vittoria, battute a parte, ci sta tutta: «Sicuramente abbiamo meritato questo successo, anche se è arrivato a pochissimo dalla fine. Ci abbiamo creduto fino in fondo». Chiediamo conto della mancata sostituzione di Vieri che tutti si aspettavano avvenisse molto prima del 17' della ripresa: «Era già in conto a inizio secondo tempo. Era una cosa che avevo pensato ma poi ho aspettato il momento più opportuno per inserirlo. D'altronde era una questione di ruoli: ho messo tutti i giocatori al loro posto nei ruoli più specifici per ognuno a seconda dei momenti della gara. A Vieri poi si è girato un ginocchio e l'ho dovuto cambiare, ma avevo la situazione sotto controllo». L'importante è che quella sostituzione sia arrivata. Anzi, che sia arrivato il gol: un gol ?furbo?, importante, forse fondamentale. Aspettiamo Pagani per capire se questo destro di La Cagnina sarà valso un'intera stagione o semplicemente un supplemento di speranza? Certo è che il "guerriero" bluceleste non si smentisce mai.
M. Vil.
