20.5.08

«Però, sei bravo a segnare così» (La Provincia di Lecco).



LECCO - La vittoria rompe il silenzio stampa. Anche se la tensione non facilita il compito ai giocatori prescelti per parlare. La Cagnina, per esempio, non vuol dire nulla. Spiega soltanto che spera di poter parlare dopo la gara di Pagani, come se la partita in Campania fosse il suo personale ?redde rationem?. L'importante è che se ne va con il sorriso stampato in volto. Anche se passando davanti allo spogliatoio della Paganese qualcuno lo apostrofa: «Bravo, sei stato proprio bravo a segnare in quel modo. Ti volevamo fare i complimenti».
La Cagnina prova a spiegare, poi capisce che è meglio lasciar perdere. Tanto a Pagani sarà una battaglia comunque, anche dopo tutte le spiegazioni del mondo? Andrea Bernini non si fa illusioni: «Me l'hanno già detto: è inutile che vieni a Pagani, per te non ci sono speranze. Sportivamente parlando, naturalmente. Mi rimproverano il mio passato napoletano, ma soprattutto il fatto che oggi gioco nel Lecco e li abbiamo battuti». Parla senza tensione, pacatamente, Bernini. Di queste battaglie ne ha già vissute tante: «Ero nella situazione della Paganese a Reggio Calabria quando venne a mandarci in serie B il Verona, nel 2001. Non bastarono tutte le minacce del mondo e i gialloblù si salvarono. Per cui so che a Pagani sarà dura ma possiamo farcela. Non dobbiamo certo fasciarci la testa in anticipo». Parliamo della partita: «Non abbiamo ancora fatto niente e lo sappiamo. Abbiamo, però, affrontato la gara nel modo giusto. L'importante, ora, è fare tesoro di quanto abbiamo saputo costruire con questa vittoria e giocarcela a Pagani con tutta la nostra grinta. Sinceramente abbiamo avuto di fronte oggi un grandissimo Botticella, il loro portiere che ha parato tutto il parabile. Un'occasione su di me, una su Altobelli, poi anche su Chianese. Certo, sarebbe stato meglio andare a prenderci un due a zero, oggi, ma va bene così. Andremo a giocare a Pagani con la consapevolezza che ora sono loro ad avere un solo risultato possibile».
La Paganese ora può solo vincere se vuole salvarsi. Il problema è che negli spogliatoi, nel dopo partita, ha già fatto sapere, o capire, che userà tutti i mezzi a sua disposizione per farcela. Nessuno escluso. Capitan Corti, però, non si impressiona anche se capisce che a Pagani sarà battaglia vera: «Lì sarà tutta un'altra storia. Loro, però, dovranno cercare di vincere, mentre a noi basterà pareggiare, in qualsiasi modo. Oggi, poi, è andata meglio delle altre volte: non voglio discutere come, ma abbiamo segnato e vinto per cui a me va bene così». Non è stata la miglior partita in bluceleste di Daniele Corti: «Non stavo benissimo fisicamente ? precisa il centrocampista milanese ? In tutta la settimana ho cercato di trovare la miglior forma, ma oggi non mi sentivo tanto bene». L'ammonizione presa per proteste non è ?pesante?, ma resta comunque un'ingenuità che poteva costare cara. «Ho detto solo all'arbitro che il giocatore della Paganese che ha avuto il maggior possesso palla era il loro portiere. E lui mi ha ammonito. Non credo di aver offeso nessuno, ma tant'è?».
M. Vil.