29.7.08
Paganese, un rinforzo in attacco: il francese Mendil.
ETTORE ROMANO Preci. Ha un talento puro, naturale Nassim Mendil, francese di Rognac, di cui s'accorse l'Avellino otto anni fa. Quell'enfant prodige è cresciuto, maturato, ha superato anche momenti di grossa difficoltà (come a Salerno nel 2004-05 in serie B) ed ora è un centravanti affermato, di quelli che fanno la differenza in Prima Divisione. La Paganese se n'è assicurata le prestazioni grazie al fine lavoro diplomatico del dg Cosimo D'Eboli ed ha leggermente colmato quella grossa lacuna in prima linea, scavata a fondo dalle prime due amichevoli stagionali. Mendil raggiungerà il ritiro di Preci questa mattina e nel pomeriggio farà anche il suo esordio in allenamento con la casacca azzurrostellata, ritrovando la sua naturale dimensione di seconda punta dopo un anno trascorso ad agire lungo la corsia mancina: «Alla Pro Sesto - spiega - mi sono adattato per una stagione intera, ricoprendo un ruolo che non m'appartiene. Ma è andata comunque bene perché ho realizzato sei gol e fornito tanti assist a quelli della prima linea. Ma la mia dimensione naturale è tra le linee di centrocampo ed attacco: amo avere campo libero davanti, puntare alla porta per vie centrali e dialogare nello stretto con la prima punta». Anche quella arriverà a breve (il dg D'Eboli continua ad insistere con Cipolla della Pistoiese, Bonfiglio della Ternana oltre che con Di Cosmo del Catania e Pintori, ex Lanciano), ma nel frattempo c'è già Mendil, c'è già talento in abbondanza negli ultimi sedici metri. «Se ho un buon nome è perché me lo sono costruito nel corso degli anni con enormi sacrifici. Il mio segreto sta tutto lì: m'impegno sempre al massimo e ad ogni nuova esperienza mi rimetto in discussione». Ha già un'idea della sua nuova squadra - «Con Caracciolo ho giocato insieme ad Ascoli, Imparato l'ho conosciuto a Salerno, Taccola non ha bisogno di presentazioni» - e del campionato che l'attende: «Lotteremo per una tranquilla salvezza. C'è un discreto mix di giovani validi e calciatori esperti che possono fare da chioccia: non è detto che potremo toglierci anche delle belle soddisfazioni». Svela poi i retroscena della trattativa conclusa in tempi record: «Già lo scorso anno la Paganese mi cercò, ma avevo già firmato per la Pro Sesto. Mi hanno richiamato domenica mattina e non ho esitato un solo istante a metter nero su bianco. Questa società ha dimostrato di credere in me e sono pronto a ripagare la fiducia. In più c'è l'ambiente caloroso che mi stimola tantissimo. Pagani è una piazza importante». Oltre a Mendil, la paganese ha messo sotto contratto - come preannunciato nei giorni scorsi - anche il centrocampista Berardi ed i difensori Chiavaro ed Astarita, ritenuti idonei da Capuano dopo il periodo di prova.
Il Mattino