17.9.08
Storie di ex paganesi: Scarpa e Tricarico, il bello dei debuttanti (Il Mattino).
ROBERTO VENTRE - SALERNO- Scarpa e Tricarico, il bello dei debuttanti. I migliori in campo contro il Frosinone sono stati loro, i due esordienti nella categoria. Pagani, la serie C, poi Salerno, la serie B, e adesso la notte magica vissuta da protagonisti. Tutto così in fretta, tutto così bello per due calciatori che improvvisamente hanno svoltato con la Salernitana capolista da ieri insieme all’Albinoleffe. Incontenibile Scarpa, irresistibile, un funambolo: una traversa, due rigori procurati, tanti affondi, scatti e controscatti, padrone incontrastato della fascia. Inesauribile. «Mi dispiace solo di non aver segnato, ci sono andato vicino in più di un’occasione. Ecco perchè avrei voluto tirare il rigore, comunque con Fava non c’è nessun problema», ha spiegato nel dopo partita. Scarpa la sognava una notte così, soprattutto perchè nelle prime partite non aveva convinto, si era sacrificato giocando quasi da terzino ed aveva avuto poche possibilità di esprimersi nei suoi numeri migliori. «Tutta la squadra si è espressa bene, ma adesso non bisogna perdere l’umiltà. Il nostro prima obiettivo resta la salvezza, pensiamo a conquistare i punti per restare in serie B e poi guarderemo oltre», chiarisce Scarpa. Serata magica anche per Tricarico, entrato al posto di Pestrin, tra i migliori in assoluto contro il Frosinone. Un moto perpetuo, rubapalloni, bravo anche nel far girare la squadra. Soprattutto autore del gol del pareggio, prontissimo a ribadire in gol la ribattuta di Sicignano sul rigore di Di Napoli. «E’ il secondo gol stagionale, adesso direi che ci sto prendendo gusto», dice il mediano. Per lui è un sogno che si avvera, era in C con la Paganese, è arrivato a Salerno. In estate si parlava di una sua possibile cessione, invece è rimasto e sta diventando insostituibile. «Quando sono entrato in campo al posto di Pestrin mi sono lanciato al massimo. E’ arrivato anche il gol che ho festeggiato da una curva all’altra tirando fuori tutto l’entusiasmo che avevo», spiega Tricarico. La classe operaia che va in Paradiso, nel caso di Tricarico. Il giocatore di classe che trova finalmente la sua dimensione, nel caso di Scarpa. Due che come gli altri, anzi più degli altri, erano chiamati a convincere Castori, la società, la tifoseria. Sono sulla buona strada, la partenza è giusta, anche se il campionato di B è lunghissimo e le insidie sono disseminate lungo il cammino. Conferme attese una dietro l’altra, adesso si gioca ogni quattro giorni fino a metà ottobre, un vero e proprio mese di tour de force. Servirano tutti, Tricarico e Scarpa, al momento sono da considerare due punti fermi, due elementi insostituibili, soprattutto Tricarico per un fatto tra l’altro anche strettamente numerico a centrocampo. Infortunato Pestrin, non ancora pronto Barrionuevo, restano soltanto Soligo e Russo. Ma anche Scarpa rendendo come lunedì scorso contro il Frosinone diventa intoccabile.
Cocchino D’Eboli: «Già con la Paganese dimostrarono di essere due giocatori pronti per la serie B»
Pagani. La Salernitana vola in campionato grazie anche ai due ex azzurrostellati Tricarico e Scarpa. I due devono tanto alla Paganese ed al suo direttore generale D'Eboli che li desrive così. «Tricarico era un perfetto sconosciuto quando lo presi a Pagani. C'era molto scetticismo verso di lui, ma alla fine ripagò alla grande l'ambiente risultando uno tra i più forti mediani della categoria. Dopo la promozione la Salernitana lo volle subito anche se poi lo scorso anno scelte tecniche lo hanno costretto ad emigrare in un primo momento al Lancian». D’Eboli parla anche di Scarpa. «Per quel che concerne Scarpail discorso è totalmente diverso. Lo portai a Cava il ragazzo aveva buoni numeri poi attraversò un periodo difficile che gli aveva stroncato la carriera. Però ho sempre creduto in lui ed anche se con sei mesi di squalifica chiesi al presidente Trapani di metterlo sotto contratto. Se adesso tutti e due sono alla ribalta del calcio nazionale credo sia anche un po merito mio e della società della Paganese che ha saputo vedere bene. Ai due auguro ancora tante fortune e di arrivare ancora più in alto». Raffaele Consiglio.